«Al lavoro per definire quale sarà la prospettiva dello stabilimento di Termoli da qui al 2035»
TERMOLI. Un confronto di attesa e di coordinamento, di raccordo, diciamo. Perché le scelte sul futuro dell'automotive non sono nelle disponibilità né della Regione Molise, né delle parti sociali (e dei lavoratori che loro rappresentano), forse nemmeno del Governo, ma di livelli sovranazionali, come l'Europa e le multinazionali, qual è Stellantis.
Il mercato globale impone player sempre più grandi, con sacrifici chiesti o imposti ai territori.
Inoltre, si andrà verso un 18 ottobre a più volti e più piazze. Sulle sette sigle sindacali convocate oggi a Palazzo Vitale i confederali di Fim-Fiom-Uilm manifesteranno a Roma; UglM, Fismic e Aqcf-r a Termoli, avanti alla fabbrica, l'Usb non partecipa, perché ritiene le richieste ormai anacronistiche rispetto alla realtà.
Per Roberti, che ha convocato i metalmeccanici, occorre muoversi all'unisono, mantenere la barra dritta e chiedere a Stellantis quale sarà l'obiettivo sullo stabilimento di Termoli e soprattutto quali saranno le prospettive industriali, la Regione condivide con loro qualunque iniziativa, in attesa di capire il ruolo che si dovrà giocare da qui al 2035.
All'incontro hanno preso parte anche il vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Andrea Di Lucente, e i parlamentari di Fratelli d'Italia, Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta.