Manovra del governo Meloni, Boccardo (Uil): “Solite promesse mancate”

Controcanto ven 25 ottobre 2024
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Tecla Boccardo ©Termolionline
Tecla Boccardo ©Termolionline

TERMOLI. «Dalle parole ai fatti la legge di Bilancio presentata “tradisce le promesse” per la Sanità, penalizzati anche i pensionamenti pubblici e in larga parte i servizi pubblici, gli Enti locali e la Scuola». Così, la segretaria della Uil Molise, Tecla Boccardo.

«Per la Sanità erano stati promessi 3,7 miliardi l’anno prossimo per fare 30 mila nuove assunzioni e aumentare gli stipendi; arrivano invece 1,3 miliardi lordi e risorse aggiuntive per alcune centinaia di milioni.

Le assunzioni promesse dal ministro Orazio Schillaci, sono “forse” rinviate, oltre al danno la beffa per il Molise che già fa i conti con un disavanzo enorme.

Un Molise penalizzato da anni che riceve meno soldi dal Fondo sanitario nazionale ripartito in base alla popolazione, che in Molise è prevalentemente over 60 anni con un crescente bisogno di salute. Una spesa che cresce anche per una mobilità passiva solo parzialmente compensata dalla mobilità attiva dai centri accreditati.

I fondi aggiuntivi previsti nella manovra (quasi 4 miliardi nel 2026 e poca roba negli anni successivi) non basteranno ad aumentare gli organici, svuotando di fatto il valore del DM 77/22 e di conseguenza l’assistenza territoriale, vanificando anche i principi alla base degli investimenti del Pnrr insomma un gatto che si morde la coda, così come le risorse non saranno sufficienti neppure per un adeguato e concreto rinnovo dei contratti, o per garantire il raggiungimento dei Lea, piuttosto che per abbattere le liste d’attesa tanto annunciate ma lasciate vuote sé non si corre ai ripari modificando la proposta di Bilancio, insomma il Molise ancora una volta potrebbe subire una penalizzazione che allontanerà ulteriormente la possibilità di raggiungere i Livelli essenziali assistenziale e gli obiettivi di qualità e benessere.

Mentre per la scuola nel “fondo per la valorizzazione del sistema scolastico” finanziato per tre anni (e in modo decrescente), non c’è quasi nulla con lo spettro di ulteriori tagli agli organici di insegnanti e amministrativi già carenti in Molise.

In questo modo sono sempre più a rischio i diritti costituzionali ai cittadini, e saldano quei principi di democrazia che passano innanzitutto per i servizi pubblici.

La Uil si attiverà per dire: “Basta ai tagli ai servizi pubblici!»conclude la sindacalista.

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