A Termoli altra cassa integrazione, Della Porta: «Offensivo il rifiuto di Elkann a venire in Parlamento»
TERMOLI. Diviene oggettivamente difficile improntarsi all'ottimismo. La vertenza dell'anno, quella legata al mondo dell'automotive allo stabilimento Stellantis, subisce l'ennesima battuta d'arresto.
L'azienda ha fatto richiesta cautelativa di intervento del trattamento ordinario di integrazione salariale (Cigo), nel periodo dal 25 novembre al 1° dicembre 2024.
Sospensione cautelativa della produzione per tutta l’unità motori Fire e per gli addetti e collegati al flusso produttivo del motore Gse.
Intanto, fa discutere la scelta di disertare l'invito in Parlamento da parte del presidente John Elkann (a cui oggi è stata indirizzata una lettera da parte di un operaio).
"La decisione del presidente di Stellantis, John Elkann, di non riferire in Parlamento sulla situazione aziendale è un atto offensivo ed irrispettoso sia delle istituzioni che dell'intera Nazione. E non basta nemmeno la disponibilità ad un dialogo 'franco e rispettoso', perché quello che dovrebbe fare Elkann è mettersi a disposizione per fare finalmente chiarezza su una situazione che interessa migliaia di lavoratori e le loro famiglie e decine di stabilimenti, tra i quali quello di Termoli. Non può fuggire dalle sue responsabilità".
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Costanza Della Porta.