Professione forense verso il futuro e toga d'oro all'avvocato Iannucci
LARINO. Come evolve una professione come quella dell’avvocato. Certo, non è più tempo dello studio minuzioso (o non solo) di codici e procedure in sale lettura o biblioteche polverose, l’era digitale impone nuove frontiere anche nelle specializzazioni più intellettuali, come quella forense.
Stamani, incontro formativo con momento celebrativo, nella sala delle assemblee del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Larino.
Dalle 10 alle 13 discusso il tema "Il nuovo ruolo dell'avvocato - prassi e deontologia - con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro (citazione P.Bertoli).
Saluti introduttivi affidati al presidente Michele Urbano, al Procuratore della Repubblica Elvira Antonelli, al presidente del Tribunale Michele Russo e al delegato all'Ocf per il Molise, Oreste Campopiano. Interventi dei decani Antonio De Michele "La difesa dei non abbienti" e Domenico Bruno "La deontologia e il diritto di difesa".
Agenda fitta moderata dalla direttrice della Scuola forense frentana, Micaela Bruno.
Nel corso della mattinata è emerso che essere avvocati vuol dire fare sintesi fra i bisogni del cliente e i suoi interlocutori: controparti, colleghi e Magistrati. Sostenere la posizione del cliente riconoscendo le pretese legittime da quelle puntigliose; prospettare le strategie difensive migliori; essere esempio di correttezza e legalità, ma sempre con scrupolo, umiltà e umanità, perché si ha una grande responsabilità, anche in tempo di Intelligenza Artificiale. «Sarà importante interpretare il ruolo quando sarà grande la tentazione di affidarsi al sistema informatico per la soluzione del caso da trattare. Lo strumento non va mai demonizzato, il futuro non va mai fermato; tuttavia, non bisogna rischiare di umiliare la professione, svuotandola dei valori che la connotano».
Al termine del percorso formativo, tributato l’ambito riconoscimento della toga d’oro all’avvocato Egidio Iannucci, uomo e professionista esemplare che ha incarnato nel corso della lunga militanza i valori nobili della professione.
Capacità professionale, di dialettica, di disponibilità e correttezza nei confronti di clienti, colleghi e Magistrati. Sempre sorridente, con la battuta pronta, magari in dialetto larinese», le parole della Procuratrice Elvira Antonelli.