Fondi europei per l'agricoltura: in Molise spesi 227 milioni di euro, 4mila beneficiari
CAMPOMARINO. Chiuso oggi i lavori del Comitato di Sorveglianza del Psr 2014-2020 e del Comitato Regionale di Monitoraggio per il Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale, che hanno tenuto banco negli ultimi 3 giorni.
In particolare, dalle ore 9.30, adunanza del Comitato di Sorveglianza del Psr 2014-2020 presso la “Masseria Le Piane”.
L’incontro ha rappresentato un'occasione fondamentale per discutere lo stato di attuazione del programma e i futuri sviluppi in ambito rurale. Le autorità e i rappresentanti del territorio sono invitati a partecipare a questa importante riunione, che mira a rafforzare il dialogo e la cooperazione tra i vari attori coinvolti nella crescita rurale della regione.
L'assessore regionale all'Agricoltura, Salvatore Micone, nel suo intervento ha ribadito che l'incontro era finalizzato non solo per analizzare i progressi fatti, ma anche per condividere idee e strategie che possano guidarci nel rafforzare le comunità rurali, promuovere la sostenibilità e garantire un futuro prospero per le nostre terre. Inoltre, per completare un lavoro iniziato nel 2014 e che sta giungendo al termine lasciando spazio già ad una nuova fase di programmazione.
«Il nostro impegno nello sviluppo rurale è fondamentale per il benessere dei cittadini e della nostra economia. È essenziale lavorare insieme, ascoltando le esigenze delle diverse realtà e integrando i nostri sforzi con le politiche nazionali ed europee.
Nel corso della giornata odierna, discuteremo le sfide attuali, le opportunità disponibili e come possiamo migliorare la collaborazione tra le istituzioni, le associazioni locali e gli agricoltori. La vostra esperienza e il vostro contributo sono vitali per il successo di questo percorso. Prima di lasciare la parola agli interventi successivi che entreranno nel merito dello stato di attuazione del programma, consentitemi però di fare alcune considerazioni e riflessioni che spero possano aiutare la discussione successiva ad essere aperta e costruttiva, invitando ciascuno di voi a condividere le proprie opinioni e proposte. Ogni intervento può rappresentare un tassello fondamentale nel nostro percorso verso un rafforzamento dell’efficacia degli interventi per lo sviluppo delle aree rurali.
La prima considerazione da fare è riferita allo stato di attuazione del programma. Un programma che vede una spesa di oltre 227 milioni di euro di euro e oltre 4.000 soggetti beneficiari coinvolti. Un sistema caratterizzato da una interconnessione tra istituzioni regionali, locali, operatori economici e professionisti che, nel corso degli anni, hanno lavorato insieme per determinare una svolta nella cultura, nelle pratiche e nei modi di intendere sia l’agricoltura, sia l’economia rurale.
Un sistema che ha consentito di avere oggi circa 2.900 domande finanziate nell’ambito delle misure a investimento liquidate a saldo, 127 comuni con opere finanziate pari a 156.000 metri lineari di infrastrutture poderali che hanno migliorato l’accesso ai fondi per oltre 1.400 agricoltori, 27 comuni che hanno realizzato reti rurali per acqua potabile migliorando le condizioni di circa 100 aziende agricole, abbiamo 250 nuovi giovani insediati che hanno ricevuto il premio di primo insediamento, abbiamo oltre 30 mila ettari di terreni agricoli coperti da contratti pluriennali di biologico o integrato, così ad evidenziare un cambio nei modi di fare agricoltura che si avvicina sempre di più alla sostenibilità ambientale che questa regione deve concepire come elemento virtuoso di rilancio del sistema agricolo e agroalimentare, con convinzione e tenacia. La competizione dobbiamo e possiamo giocarla su questi temi.
La seconda mi preme sottolinearlo è sui concetti di cooperazione, reti, collaborazione. Abbiamo strumenti oggi che consentono di rafforzare il sistema Molise che tuttavia ancora ha difficoltà ad individuare e intraprendere soluzioni collettive. Restano tanti i buoni propositi, ma ad essi devono seguire azioni e fatti concreti.
La terza è in riferimento ai servizi. Troppo spesso sento dire che il concetto di competizione nel sistema agricolo si perde a causa delle imprese. Questo poteva essere un discorso valido venti anni fa, oggi non è più attuale. È dimostrato che la competizione si vince sui servizi, gli agricoltori hanno bisogno di un sistema di servizi capace, veloce ed efficace che riesce ad ottemperare alle difficoltà che si incontrano nelle questioni commerciali e di filiera, nei sistemi di accesso agli aiuti, nell’attuazione di strategie innovative nei servizi, nell’organizzazione e nei prodotti. Su questo bisogna come istituzioni lavorare insieme per consentire un potenziamento e rafforzamento del sistema dei servizi, dalla consulenza alla formazione, alle risposte dette, alle esigenze/fabbisogni richiesti dalla base economica. Bisogna uscire dal letargo ed avviare un percorso nuovo e virtuoso adatto e idoneo ai tempi.
Dobbiamo fare tutti un salto di qualità. Auspico, quindi, che oggi sia un’occasione non solo per discutere, ma anche per ispirarci a vicenda e dai vita a nuove iniziative».
Presenti alla masseria Le Piane i rappresentanti della Commissione europea, Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Roberto De Giorgi e Andrea Tivoli, nonché i rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Riccardo Passero e Pasquale Giantomasi; da loro sinergia nell’attività di supporto all’Autorità di Gestione regionale per una corretta attuazione del Programma.
«Ringrazio il presidente Francesco Roberti per la fiducia accordatami e per la continua l’attenzione e il costante supporto e fattivo sostegno che il Governo regionale riserva nei confronti del comparto agricolo, Ringrazio il sindaco Vincenzo Norante per l’ospitalità e per averci dato l’opportunità di svolgere queste giornate a Campomarino, uno dei luoghi più rappresentativi dell’agricoltura regionale in quanto vanta una numerosa presenza sul proprio territorio di ingenti realtà agricole e agroalimentari che donano lustro alla nostra Regione». Ringraziamenti estesi alla struttura regionale e all'Arsarp, infine, al partenariato, il mondo sindacale, le associazioni di categoria, i Gal e i Rappresentanti dell’intero tessuto socio economico regionale; così come «tutte le aziende del comparto agricolo ed agroalimentare, coloro che quotidianamente sono i veri protagonisti dell’agricoltura regionale. Sono certo che, insieme, possiamo fare la differenza e portare avanti un vero cambiamento nel nostro territorio», ha concluso Micone.