Debiti commerciali, Confindustria Molise vince il ricorso al Tar contro la Regione
CAMPOBASSO. Il Giudice amministrativo, con la sentenza n. 352 pubblicata mercoledì scorso, 20 novembre, ha dichiarato illegittima la procedura di rilevazione e abbattimento dei debiti commerciali avviata dalla Regione Molise lo scorso anno.
Attraverso tale procedura l’ente regionale chiedeva ai creditori, tra cui le imprese, di documentare il proprio credito entro un termine definito, a pena di “automatica cancellazione” del credito stesso. Lo scopo sarebbe stato quello di stilare un elenco definitivo dei debiti regionali, presumibilmente sconosciuti allo stesso ente, e proporre agli aventi diritto un abbattimento degli importi sino all’80%.
Confindustria Molise, assistita dai legali Salvatore e Giuliano Di Pardo, ha impugnato la delibera regionale, sostenendone l’illegittimità in ragione del profondo sacrificio che determinava nei confronti dei creditori, obbligati ad aderire al piano di rilevazione e, dunque a subire un abbattimento certo del proprio credito nei confronti della Regione, per evitare di vederlo integralmente “cancellato”.
Particolarmente rilevante è il passaggio della sentenza con cui il Giudice Amministrativo, nel riconoscere in capo a Confindustria Molise la legittimazione a proporre il ricorso, sottolinea che “i provvedimenti impugnati, ancor prima di appuntarsi su singoli soggetti, appaiono idonei a incidere in modo diffuso e indifferenziato sulla vasta platea dei possibili creditori dell’Amministrazione regionale, nei cui confronti si pongono con immediatezza problematiche collettive di adeguata pubblicità (proprio a beneficio dei singoli) della procedura in questione, e di ricorrenza delle condizioni prescritte dalla legge per la sua attivazione: da qui l'emergenza dell'interesse collettivo tutelato dall'Associazione, distinto e autonomo rispetto a quelli individuali, e non in contrasto con questi ultimi”.
Confindustria Molise si è fatta quindi portavoce di un interesse collettivo, distinto ed autonomo, ma comunque coincidente con quello dei propri associati, dando tangibile attuazione ai valori su cui si fonda e ai principi che da sempre la animano.
“Esprimo grande soddifazione per questa sentenza – commenta il Presidente Vincenzo Longobardi - che dimostra quanto sia sempre importante il ruolo di organizzazioni come Confindustria, che sono in grado di tutelare gli interessi dei propri iscritti, soprattutto quando vengono lesi da provvedimenti ingiusti e contrari alla legge”.
Ad ogni buon conto, resta il problema del cronico disavanzo regionale, il cui ammontare è enorme e al tempo stesso indeterminato, come è stato anche rilevato della Corte dei Conti nella sua ultima analisi, resa nota ad ottobre:
“A distanza di un decennio dalla riforma dei principi contabili introdotti dal D. Lgs. n. 118/2011, - si legge nella conclusione del giudizio di parificazione del bilancio regionale del 2022 espresso dalla Corte - la Regione Molise continua ad avere una tenace resistenza alla piena e corretta applicazione dei principi contabili in materia di armonizzazione dei bilanci, con conseguente vulnus ai principi di veridicità, attendibilità e correttezza dei bilanci dell’Ente”.