«Deciso e positivo cambio di rotta per il futuro degli stabilimenti Stellantis»
TERMOLI. Le recenti dichiarazioni sui media fatte dal responsabile Enlarge Europe di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, lasciano presagire ad un deciso e positivo cambio di rotta da parte del management della multinazionale sui suoi progetti per gli stabilimenti italiani, finalizzati ad un deciso rilancio e una nuova aggressione sul mercato. In particolare lascia ben sperare la novità che riguarda Mirafiori, che viene individuata come luogo centrale per la produzione delle 500 elettriche e ibride anche dopo il 2030, preludendo, speriamo, ad un lancio di un nuovo modello della utilitaria di punta del gruppo e ad una tranquillità occupazionale per i lavoratori di Mirafiori, anche per il futuro. Così commenta il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, le ultime dichiarazioni di Imparato sul futuro di Stellantis.
“Ugualmente sono di buon auspicio le dichiarazioni di rilancio commerciale delle nuove vetture elettriche del marchio Maserati, che impatteranno positivamente sugli stabilimenti italiani e sull’occupazione.” continua Di Maulo. “In generale, ci aspettiamo nei prossimi giorni, già a partire dall’incontro del 17 dicembre con il ministro Urso, l’individuazione per uno stabilimento italiano di una vettura utilitaria elettrica e ibrida, necessaria per realizzare la piena occupazione, insieme al consolidamento degli investimenti dei 5 modelli ibridi oltre l’elettrico, per lo stabilimento di Melfi. – prosegue il segretario generale Fismic Confsal – Nei giorni scorsi è stata anche confermata la visione centrale per la produzione centrale dei veicoli commerciali per lo stabilimento di Atessa.” “Infine, ci accingiamo a partecipare all’incontro ministeriale per i lavoratori del gruppo Trasnova e crediamo che sia molto importante anche dal punto di vista sociale l’impegno di Stellantis per quei lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro. Chiediamo, però, al Ministero e all’imprenditore di Trasnova di farsi parte attiva in un processo di riconversione che è l’unica speranza di salvezza per quei lavoratori.”, continua Di Maulo. “Al Governo italiano chiediamo, inoltre, che nell’incontro del 17 dicembre venga ripristinato il fondo per l’Automotive, rimpinguandolo dei 4,6miliardi sottratti, e che si finanzi nuovamente la Gigafactory di Termoli, sulla quale ci sono anche importanti novità positive.”, conclude Di Maulo.