Sisto (Prc): "Nessun futuro per la Gigafactory di Termoli"

la preoccupazione ven 20 dicembre 2024
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Pasquale Sisto a Guglionesi ©Termolionline
Pasquale Sisto a Guglionesi ©Termolionline

TERMOLI. L'incontro del 17 dicembre 2024 presso il Mimit ha confermato le preoccupazioni sollevate nei mesi precedenti riguardo al futuro dello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles (Fca) di Termoli, destinato a ospitare una gigafactory di batterie. Nonostante l'impegno di Stellantis a sostenere la joint venture con Acc, il piano per la realizzazione della gigafactory non è ancora chiaro, con nessuna garanzia sulla futura occupazione nella regione.

Durante la riunione, alla quale hanno partecipato il ministro Adolfo Urso, il ministro Giancarlo Giorgetti, il ministro Marina Calderone, i presidenti delle Regioni interessate, e i sindacati, il responsabile Stellantis Europa, Jean-Philippe Imparato, ha dichiarato che il piano definitivo sarà comunicato solo nel 2025.

Il segretario del Prc-Se regionale, Pasquale Sisto commenta così la notizia. 

«L’incontro del 17 dicembre 2024 tenutosi presso il Mimit (Ministero Imprese e del Made in Itali ha confermato tutto quello che andiamo dicendo da più di due anni sulla gigafactory di batterie di Termoli che dovrebbe nascere al posto dell’attuale stabilimento della Fiat Chrysler Automobiles del Gruppo Stellantis e cioè che di fronte alle parole del responsabile Stellantis Europa Jean-Philippe Imparato, non c’è nessuna sicurezza per il futuro dell’occupazione del basso Molise e di tutta la Regione. Alla riunione presso il Mimit con la delegazione del Gruppo Stellantis guidato Jean-Philippe Imparato con l’assistenza dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), Presieduto dal ministro Adolfo Urso e che ha visto la partecipazione del Ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti , del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dei Presidenti delle Regioni interessate, i sindacati dei lavoratori Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil oltre ad altre sigle minori. Durante la riunione il rappresentante di Stellantis ha illustrato il programma per l’Italia nei 11 Stabilimenti ex Fiat/Alfa Romeo presenti nel nostro Paese e se vediamo il programma allegato alla presente, leggiamo che per alcuni Stabilimenti viene riportato la produzione attuale e la produzione prevista a partire dal 2030 e in altri compreso Termoli che non è previsto niente per il futuro al momento della dismissione della produzione degli attuali motori. Jean-Philippe Imparato per Termoli ha dichiarato testualmente: Riguardo Termoli e la Gigafactory di Acc, Stellantis ha ribadito il suo impegno nel sostegno finanziario della joint venture, che comunicherà il suo piano nel 2025 e che resta aperta a studiare la realizzazione della Gigafactory in base all’evoluzione delle tecnologie e in considerazione del mercato e della competitività dei fattori abilitanti del sistema Paese. Jean-Philippe Imparato responsabile Stellantis Europa ha ripetuto le stesse cose che il dimissionario ad Stellantis Carlos Tavares aveva detto in audizione alla Camera e al Senato venerdì 11 ottobre e per cui confermate tutte le nostre preoccupazioni e tutte le nostre perplessità da noi espresse dai tempi del “matrimonio” Fca-Psa. La Fiat di contrada Rivolta del Re di Termoli (modello di produzione e competitività per più dI 50 anni) è destinato a chiudere in poco tempo se non si programmano la produzione di nuovi motori ibridi come quello per esempio della nuova Fiat 600 perché la Gigafactory è legata a molti fattori esterni come confermato al Mimit il 17 dicembre 2024. Speriamo tanto di essere smentiti». 

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