Gentile redazione di Termolionline, non vivo più a Termoli da quasi venti anni. Conservo però un forte legame sia per i molti anni trascorsi, gli affetti -inclusi i miei genitori- e le amicizie, sia perché sin da bambino sono stato interessato alla produzione locale in termini di ricerca storica e dialettale.
La scorsa settimana sono stato a Termoli, approfittando del ponte scolastico di carnevale. Chiacchierando con alcuni amici di Termoli, il discorso è caduto su una recentissima scoperta, relativa ad un trattato in epoca medievale (1225) tra Termoli e Fermo. Rammento bene l’esistenza di questo trattato, per cui sono rimasto abbastanza sorpreso dal tono di “una scoperta inedita”.
Sono stato quindi indirizzato a questo articolo.
Conosco ed apprezzo la produzione del prof. Smargiassi, del quale ho particolarmente apprezzato “la battaglia di Termoli”. Devo però fare un appunto: il trattato con Fermo era già cosa ben nota e lo riporta infatti, già nel 2003, Giovanni De Fanis nel suo “Paranze e Battelli” (grazie alla traduzione di Angelo Pasqualini dal latino medievale). Senza nulla voler togliere alla pregevole attività di ricerca e divulgazione storica, ci tenevo a precisarlo. Se non è troppo chiedere, sarei grato se si potesse pubblicare questa lettera e rettifica all’articolo. In allegato, stralcio delle pagine 25/26 e note alle pagine 39/40 a supporto di quanto sopra.
Grazie per il tempo e grazie per l’opera di informazione per la cittadinanza termolese, per chi “sott’ ‘a mazze du Castille” non vi abita più oltre che per coloro che per le più svariate ragioni, hanno un collegamento affettivo con Termoli.
Un caro saluto,
Giuliano Pecorella