Montefalcone nel cuore, la dura replica all'attuale amministrazione
Altri Comuni Gilda del Borrello candidata a sindaco a Montefalcone, alle scorse Amministrative, risponde all'attuale sindaco in merito al ricorso al Tar.
MONTEFALCONE. «In merito all’ultimo articolo, in ordine di tempo (16 e 17 luglio), apparso sulla stampa regionale, relativo all’attuale situazione amministrativa che sembri possa turbare la comunità di Montefalcone nel Sannio si argomenta quanto segue.
Si prende atto che il neo sindaco di Montefalcone nel Sannio continua ad imperversare sulla stampa regionale con affermazioni che, in modo assoluto, non corrispondono al vero generando confusione ed anche sconcerto nei cittadini stessi.
Volendo pure considerare come attenuante che un esordiente alla guida di un paese possa incorrere in grossolani errori di comunicazione non è però ammissibile che si continui, a questo punto, pensiamo, non in buona fede, a sostenere tesi già chiarite in maniera assoluta in base alle verità emerse, sia relativi ai fatti accaduti che al diritto e alle leggi che regolano le elezioni amministrative.
Veniamo al dunque e per quanto ci riguarda per l’ultima volta:
• L’affermazione “difendere la volontà popolare”, non è assolutamente sostenibile per mera logica, in quanto nel caso in cui, come è accaduto purtroppo a Montefalcone, una lista prevalga su un’altra con lo scarto di un voto e nel conteggio delle schede, tra quelle consegnate al seggio elettorale e i voti scrutinati, ne manchi 1 (una), porta alla logica conseguenza di dover ristabilire la certezza, in base alla legge, del risultato elettorale.
• A tale riguardo, ripetiamo per l’ultima volta in ossequio al principio “repetita iuvant” che la scheda mancante in rapporto ad un voto di scarto non legittima, in alcun modo, la vittoria elettorale della lista che ha prevalso per un solo voto.
• Sempre al riguardo, si vuole ricordare che l’affermazione, “gli elettori hanno assegnato alla lista (Futuro Montefalcone), la legittimità di amministrare, come sancito dagli organi di verifica” è decisamente fuori luogo perché quest’ultimi non possono sancire alcunché in quanto non hanno potere giurisdizionale per emettere un giudizio (sentenza) che nel nostro caso, ambito amministrativo, è competenza esclusiva del TAR in primo grado e del Consiglio di Stato in secondo e ultimo grado.
• Se poi, per assurdo, il neo sindaco, vista l’insistenza, fosse certo del contenuto a lui favorevole della scheda mancante e di tale cosa ci rendesse edotti, allora la questione cambierebbe e saremmo pronti a riconoscere “la volontà” popolare.
• Tralasciando quelle affermazioni prive di senso compiuto ed innocue sulla buona fede dei cittadini di Montefalcone, non possono, invece, passare inosservati i riferimenti al “popolo sovrano” e alla “democrazia compiuta” perché il sindaco, seppur esordiente, dovrebbe sapere che si può parlare di popolo sovrano quando la sovranità viene esercitata nelle forme e nei limiti delle Costituzione e quindi rispettando sempre i principi cardine, di TRASPARENZA , LEGALITA’ e GIUSTIZIA, propri di ogni Ordinamento Giuridico.
A conclusione ci verrebbe da dire: “Errare è umano perseverare è diabolico”».