Molise Domani punta su medicina territoriale e transizione energetica

La convention lun 28 novembre 2022
Politica di La Redazione
4min
Il simposio regionale di "Molise domani" ©TermoliOnLine
Il simposio regionale di "Molise domani" ©TermoliOnLine
Il simposio regionale di "Molise domani": l'intervista al coordinatore Sergio Pastò

CAMPOBASSO. Dall’incontro con l’ex vice ministro Stefano Fassina all’hotel Santa Lucia di Termoli alla convention regionale di sabato scorso, al Centrum Palace di Campobasso.

In scena il simposio: “Le sfide del Molise per un domani inclusivo e sostenibile”, alla ricerca di una nuova generazione di governanti, che operino per il bene comune con trasparenza, freschezza intellettuale e competenza.

Non è un semplice auspicio, ma il progetto politico del movimento Molise Domani, che nasce come voce e rappresentanza della società civile, che vuole entrare nelle stanze della Regione, per programmare il futuro della comunità, fino ad oggi delegato a una classe dirigente che ha fallito gli obiettivi e portato l’ente sul punto di non ritorno.

Il Movimento vuole essere, innanzitutto, rappresentativo di quella nutrita schiera di molisani, poco meno del 50%, che non è andata a votare alle ultime elezioni. Una fetta così importante di cittadini, deve trovare una giusta rappresentanza nelle istituzioni, attraverso eletti che usano le istituzioni per fini alti e nell’interesse dei cittadini. L’obiettivo è quello di tessere una tela forte e di ottima fattura tra le forze democratiche, progressiste, europeiste, per fermare la deriva socio-economica del territorio, arrestare lo spopolamento, definire un programma preciso, circostanziato e possibile.

Un dibattito a cui ha preso parte anche quel mondo sociale e politico che guarda al campo largo.

LA DICHIARAZIONE FINALE

«Il Molise sta attraversando una crisi sociale ed economica la cui drammaticità viene espressa in termini incontrovertibili dall’esodo dei suoi giovani e dal saldo passivo tra decessi e nascite.

Con una popolazione inferiore ai 290.000 abitanti e una perdita media annuale superiore alle 3.000 unità, il destino del Molise è segnato.

Di fronte a questa drammatica prospettiva, abbiamo sentito il bisogno di formalizzare una concreta e articolata proposta che possa interrompere la corsa della nostra regione verso il precipizio sociale, economico e demografico. La strada che indichiamo offre al Molise la possibilità di rinascere e diventare una regione che punta sulle migliori doti della sua gente, generatrice di buone pratiche, capace di attrarre e impiegare nuove e qualificate risorse umane.

Per il successo della proposta in questione serve una rottura netta con le pratiche consociative e fallimentari degli ultimi anni. Al Molise servono valori e progetti capaci di innescare un significativo sviluppo sostenibile e di rafforzare la coesione socio-economica dei suoi cittadini, attraverso l’esercizio di un ruolo di primo piano nella corretta gestione dei grandi cambiamenti in atto.

I valori nei quali ci riconosciamo sono scolpiti negli strumenti giuridici delle Istituzioni europee. Il programma è quello che abbiamo elaborato e condiviso con moltissimi cittadini, nel corso degli ultimi 5 anni, e che si occupa di formazione, cultura, innovazione, acqua, agricoltura, ciclo dei rifiuti, industria, mobilità, infrastrutture materiali e immateriali, turismo, salute e qualità della governance. Su tutti questi temi torneremo, da qui alle elezioni regionali, per ulteriori condivisioni e approfondimenti.                           

Oggi abbiamo voluto estrapolare e approfondire due temi che riteniamo di particolare importanza per la stessa sopravvivenza della nostra regione: la medicina territoriale e la transizione energetica.

In questi due campi la nostra regione deve sfidare anche le regioni più grandi e puntare a guidare il passaggio verso una inedita organizzazione dei servizi socio-sanitari-ambientali e l’abbandono delle energie fossili.

Il Molise, con i suoi 136 piccoli e medi comuni sparsi su un territorio vario e spesso difficile, è il luogo ideale per sperimentare una medicina territoriale che sappia prendersi cura delle persone e dell’ambiente, che si ponga l’obiettivo di preservare la salute fisica e mentale, insieme a quello di curare la malattia. Una medicina diffusa sul territorio è la via maestra per tutelare la salute delle persone, per prevenire le malattie, ridurre i costi del Servizio Sanitario Nazionale e qualificare gli ospedali come presidi di eccellenza tecnica e scientifica strutturati affrontare le patologie complesse.

I cambiamenti climatici impongono a tutte le regioni italiane il compito di impegnarsi per accelerare l’abbandono delle energie fossili e la diffusione delle rinnovabili.

Il Molise può cogliere, attraverso il ricorso alle comunità energetiche, all’eolico galleggiante offshore e all’indotto che può accompagnare il funzionamento della Gigafactory di Termoli, questa occasione per ottenere un vero e proprio primato nel passaggio a una economia sostenibile con ZERO emissioni. Anche su questo tema, noi di Molise Domani abbiamo elaborato precise proposte progettuali che mettono al centro attività produttive capaci di tutelare la biodiversità, sviluppare produzioni agroalimentari sostenibili, sviluppare un’economia circolare innovativa e avanzata. Ci battiamo per un Molise che voglia abbandonare la sua storica rassegnazione e accettare le grandi sfide imposte dai tempi che viviamo. Lo facciamo con la consapevolezza che, per vincerle, il Molise deve dotarsi di una nuova generazione di governanti che, spazzando via i vecchi rituali, le vecchie consuetudini, l’inveterato e dilagante mercimonio, operi per il bene comune con trasparenza, freschezza intellettuale, competenza e lungimiranza.

Con questa prospettiva, anche i molisani più sfiduciati possono tornare in campo e far vincere un progetto di cambiamento.

Siamo convinti, anche sulla base del confronto odierno, che le forze democratiche e progressiste siano pronte a sacrificare qualche spazio identitario per convergere su scelte valoriali e programmatiche capaci di dare ai molisani la possibilità di intraprendere un cammino nuovo e virtuoso.

Noi di Molise Domani faremo generosamente la nostra parte».

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