«Termoli si trova a un bivio della sua storia»
TERMOLI. Una nostra consuetudine, quella di ascoltare l'oracolo socialista in avvicinamento a scadenze elettorali significative, come quelle su amministrative ed europee. Oracolo che risponde al nome di Oreste Campopiano, tra i più noti avvocati molisani, nonché amministratori e protagonista politico di lungo corso.
Lo abbiamo incontrato nel suo studio di via Caduti sul lavoro, dove il professionista che ha già ricoperto ruoli pubblici importanti, disegna i futuri scenari, o meglio, suggerisce la tavolozza e i colori coi quali dipingerli.
«Le recenti elezioni hanno riconsegnato la Regione alla stessa maggioranza che ha governato nel precedente quinquennio. Che ci siano difficoltà nella gestione dei conti pubblici mi sembra un dato difficilmente discutibile visto che siamo a fine novembre e, non solo non è stato ancora approvato il bilancio per l'anno in corso, ma è stata rivista ancora una volta al rialzo l'addizionale Irpef che colpisce tutti i cittadini.
Credo che Termoli si trovi ad un bivio della sua storia: o unisce le energie residue non solo economiche, ma anche culturali per cambiare passo o, spiace dirlo, non riuscirà a riprendere quel ruolo di traino di cui l'intera Regione ha assolutamente bisogno».