«Non rassegniamoci alla svendita del Sud»
TERMOLI. Un dibattito quasi spontaneo, quello che nella serata di ieri ha tenuto banco nella sala del centro pastorale Ecclesia Mater, in piazza Sant'Antonio.
Una platea qualificata, con la presenza di ex parlamentari, amministratori regionali, sindaci, attivisti, docenti e professionisti, anche una parte di società civile, chiamata a discutere dall'ex sindaco di Termoli Vincenzo Greco, come espressione del circolo locale del movimento di Equità territoriale, di una riforma di cui poco si parla, ma che molto potrebbe impattare sulle dinamiche politiche, sociali ed economiche del nostro territorio, quella dell'autonomia differenziata, che potrebbe mettere in svendita il Sud, causando ulteriore spopolamento e migrazione territoriale verso il Nord, come sta già avvenendo.
Incontro a cui lo stesso Greco aveva invitato a prendere parte il relatore del disegno di legge a Palazzo Madama, il senatore Costanzo Della Porta.
Chiaro ed evidente il riferimento a un territorio già depredato nella sua storia e che vivrebbe con spirito di rassegnazione quest'ultima fase, che investirebbe il Mezzogiorno, quasi come se la nazione abdicasse al ruolo di "equilibratore" tra i territori.
Lo stimolo provenuto da Greco è proprio quello di aprire un fronte di dialogo e di discussione, affinché non si arrivi all'approvazione della riforma senza colpo ferire, appello accolto da chi nel corso degli anni ha avuto ruolo nella gestione delle istituzioni, come Laura Venittelli, Giuseppe Astore, Antonio Chieffo, Angelo Sbrocca, Simone Coscia, Giuseppe Vaccaro, per citarne solo alcuni, ma il dibattito è stato arricchito anche da contributi quali quelli di Franco Fiardi e della professoressa Paola Di Giannantonio.
Tra i temi toccati anche quello dell'eolico offshore, che vede le coste settentrionali al riparo da questi progetti.