«Questa è la città che sogniamo (e quella che non vogliamo)»
TERMOLI. Prima il programma, poi le alleanze e quindi i nominativi. È questa la road map disegnata dalla Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune, che rivendica quella coerenza che dovrebbe essere alla base dell'azione politica, a prescindere dalle appartenenze ideologiche.
Di questo hanno parlato stamani, nella sede di via XXIV Maggio la capogruppo in Consiglio comunale Marcella Stumpo e Pino D'Erminio, dinanzi a esponenti dell'altro mondo civico e della sinistra locale.
Non vogliono che ci si svegli ora, a macchina pre-elettorale avviata, ma sono piuttosto fieri del percorso compiuto all'opposizione.
Tredici i punti messi a referto, per così dire, su alcuni macro temi:
URBANISTICA, MOBILITÀ URBANA, VERDE URBANO.
Rifiutare il Grande Scempio, consistente nella demolizione del Piano di Sant’Antonio e dell’area al piede del Pozzo Dolce, dove edificare un complesso immobiliare multifunzionale di 110.000 m3, metà pubblico e metà privato. In alternativa, piantumare l’intero costone del Piano di Sant’Antonio con nuovi arbusti di oleandri e demolire il fabbricato fatiscente al piede del Pozzo Dolce (700 m2 di superficie), da sostituire con un boschetto con circa 30 pini. − Realizzare un parcheggio multipiano in Piazza Donatori di sangue su 5 livelli: due interrati, due fuori terra più il lastrico solare, con una capienza di 410 stalli (incremento di 280 stalli rispetto ai 130 esistenti attualmente a raso).
Rispettare le disposizioni urbanistiche, in particolare il DM 1444/1968 relativo alle aree “standard” da cedere al comune per il verde, i parcheggi ed i servizi; pertanto: a) revocare le delibere di Giunta 166/2011, 168/2020 e 173/2023, che consentono la monetizzazione della mancata cessione; b) negare la cessione di aree lontane da quella di lottizzazione, dunque inutili per uno sviluppo urbanistico equilibrato, a parte le eccezioni previste dal DM 1444/1968. − Revocare il contratto e la convenzione sottoscritti il 22/09/2021 con Gtm, per gravi e reiterati inadempimenti della società. − Riprogettare le linee del trasporto pubblico locale, prevedendo tempi di attesa non superiori a 15’ e tragitti più rapidi e diretti, senza le circonlocuzioni odierne.
Se necessario, incrementare il chilometraggio annuale e le linee. − Introdurre autobus nuovi, più sicuri ed a minore impatto ambientale, accessibili alle carrozzine, dimensionati in funzione delle previsioni di utilizzo per singola corsa. − Incrementare almeno del doppio il patrimonio arboreo cittadino (da 8.000 a 16.000 alberi), con particolare attenzione al parco comunale, puntando a fare di Termoli una città boscata.
RETE FOGNARIA E DEPURAZIONE.
Portare a termine il progetto esistente di delocalizzazione del depuratore del porto.
DISAGIO ABITATIVO.
Promuovere l’edificazione di edilizia convenzionata attraverso l’assegnazione di aree comunali e la riduzione del contributo concessorio.
ARTI.
Recedere da parte del Comune da socio fondatore delle Fondazione Macte ed avviare la procedura di scioglimento e liquidazione della fondazione medesima, con riacquisizione da parte del Comune della piena proprietà della collezione conferita e dell’immobile che ospita il Macte, così come della sua gestione. − Riqualificare il Teatro Verde, per quanto attiene le sedute ed il palco. Posizionare barriere fonoassorbenti sul lato verso terra dei binari ferroviari e del viadotto stradale.
ENERGIA DA FONTI ECO-RINNOVABILI.
Riguardo all’eolico a mare - che è di competenza del Mit – la posizione è favorevole se vengono rispettati almeno due requisiti fondamentali:
1°) la trasparenza dell’investitore e dell’investimento;
2°) l’impegno di uno specchio di mare non superiore a 100 kmq. In questa chiave, ci opponiamo al progetto denominato Eolico Offshore Molise, che non rispetta i due requisiti chiave succitati, oltre a presentare anche altre criticità.
BILANCIO COMUNALE.
Individuare le cause delle carenti riscossioni Imu e Tari (accertamenti fantasma), cominciando ad incrociare i dati dei contribuenti dei due prelievi, per classificare i contribuenti stessi.