Respinte le richieste di revoca e dimissioni del presidente del Consiglio a Guglionesi
GUGLIONESI. 29 istanze presentate dal gruppo consiliare “Guglionesi Insieme” senza avere ricevuto mai nessuna risposta. Con questo presupposto si sono presentati nell’assise di lunedì 12 febbraio, i consiglieri di minoranza di Guglionesi contro la maggioranza del sindaco Tomei.
Un Consiglio comunale in cui non sono mancate urla, “minacce” di chiamare i Carabinieri, e offese.
Volano stracci davanti a una folta e numerosa platea che, anche se di base non può intervenire, ha chiesto a gran voce di capire di quali proposte e mozioni il Consiglio stesse parlando.
Dei 4 punti all’ordine del giorno portati in assise dalla minoranza, di cui uno è stato diviso in due parti, solo di uno si è discusso, poiché secondo la maggioranza, gli altri “non sono di competenza del Consiglio”.
Le proposte, due per la precisione, vertevano sulla sfiducia, revoca e richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio, Teresa Arielli.
Proposte che la maggioranza ha rispedito al mittente appellandosi alla “questione pregiudiziale del vigente regolamento del Consiglio comunale”. I punti all’ordine del giorno sono stati i seguenti: Prop. 1 - 05/02/2024
Mozione di sfiducia e revoca al Presidente del Consiglio Comunale
Prop. 2 - 05/02/2024
Osservatorio Comunale delle Politiche Sociali
Prop. 3 - 05/02/2024
Richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio
Prop. 4 - 05/02/2024
Revoca deliberazione C.C. n. 46 del 06.11.23 / Adeguamento tariffe fruizione mensa e trasporto scolastico.
I consiglieri di minoranza hanno minacciato di abbandonare l’aula.
Dopo un’ora di discussione, l’assise ha discusso solo sull’ultimo punto diviso in due, ossia la revoca della deliberazione del Consiglio comunale n°46, di cui, il testo è stato spiegato dalla vice segretaria Colarelli, su sollecito dei cittadini che chiedevano di comprendere di cosa si trattasse. Ascoltati dalla presidente del Consiglio, la vice segretaria ha provveduto a leggere la proposta.
Per quanto riguarda l’osservatorio comunale delle politiche sociali, che in molti comuni italiani già esiste e già opera, il vice sindaco Giuseppe Totato ha dichiarato che “non si possono superare né le leggi né lo statuto, perché l’osservatorio può essere proposto o con le leggi o con gli statuti. Quindi, non è di competenza del Consiglio creare l’Osservatorio”.