Guglionesi insieme: «Auguri di pronta guarigione a Tomei, ma le dimissioni erano ponderate»

Dall'opposizione mer 14 febbraio 2024
Politica di Alberta Zulli
3min
Gianni Ciccarone e Gianfranco Del Peschio ©TermoliOnLine
Gianni Ciccarone e Gianfranco Del Peschio ©TermoliOnLine

GUGLIONESI. Il Consiglio comunale di Guglionesi e le dimissioni del sindaco Tomei tengono banco e ormai sono la notizia del giorno. Notizia che si è rincorsa dalla tarda serata di lunedì 12 febbraio.

Il capogruppo di minoranza Gianfranco Del Peschio, all’oscuro dell’ufficialità arrivata nella prima mattinata di martedì 13 febbraio, nella serata di lunedì aveva contattato la nostra redazione per porre all’attenzione dei cittadini tutto ciò che era emerso nel Consiglio, il divieto di avere un confronto.

«Voglio fare gli auguri di pronta guarigione a Tomei- ha dichiarato Gianfranco Del Peschio- sono sicuro, però, che le sue dimissioni non siano frutto del Consiglio di lunedì ma credo siano state ben ponderate. Noi come minoranza non abbiamo avuto un incontro democratico e, oltretutto, credo che non c’era bisogno di ricorrere allo stratagemma della pregiudiziale, impedendoci di trattare gli argomenti. Non avrebbe inciso sulla votazione, perché i numeri come minoranza non li avevamo. Credo che la pregiudiziale che hanno posto sia stato il motivo per non far esporre il singolo consigliere sul voto contro il presidente del Consiglio, perché non poteva essere diversamente. Un presidente del Consiglio che dimostra un’inadeguatezza, e ripeto presidente come ruolo non come persona, perché il presidente nell’assise ha confuso il ruolo con un fatto personale. Quello che abbiamo assistito nel Consiglio è assurdo e dico che loro hanno scritto una pagina nera della vita amministrativa e istituzionale di questo comune, che non ha nessun precedente».

Un Consiglio comunale senza precedenti, con nessun punto all’ordine del giorno discusso ma, anzi, stoppato sul nascere a seguito della pregiudiziale.

29 sono le istanze presentate dalla minoranza. Istanze a cui non hanno ricevuto risposte, se non a 5, a causa di un problema tecnico, forse. E, Del Peschio, nella seduta, ha chiesto di poter accedere alla sua Pec per confermare la non ricezione delle mail.

«C’è stata un’incapacità da parte del comune, il sistema ha dimostrato delle falle ma questo non è un problema nostro. Noi abbiamo presentato 29 istanze, dal mese di luglio scorso e abbiamo ricevuto 5 o 6 risposte il 14 dicembre. Alle altre perché non hanno risposto? La convocazione del Consiglio è un fatto grave. La convocazione quando ricorrono i presupposti che la legge stabilisce, perché non si procede a convocarlo? Noi abbiamo richiesto più volte la convocazione su alcune questioni. La convocazione sulla revoca e sulle dimissioni del presidente, è stata una conseguenza del suo mancato comportamento istituzionale, per cui se lei avesse convocato i precedenti Consigli e avesse dato seguito a queste interpellanze, il problema non sarebbe esistito. Questo è il frutto di un comportamento non adeguato al suo ruolo. Lei avrebbe continuato con quel comportamento se non fosse intervenuto il Prefetto. La maggioranza è arrivata alla convocazione del Consiglio dopo la risposta del Prefetto. Lunedì abbiamo assistito a una diatriba che non si addice al ruolo che ricopre. Lei deve mantenere un ruolo. Il diritto alla candidatura è di tutti ma poi ti devo votare perché sei alto e bello o per quello che sai fare? Le cose non si possono improvvisare, Bisogna studiare».

Cosa accadrà oggi a seguito delle dimissioni del sindaco Tomei?

«Qui adesso c’è la possibilità di tornare a votare nel prossimo appuntamento elettorale. Non so se ci sarà un eventuale ripensamento anche se credo che Tomei non tornerà sui suoi passi, perché dal punto di vista umano viveva questa situazione in modo molto pesante. La salute viene prima di tutto. Quello che conta è la salute. Questa comunità spero che superi questa divisione. Io ho la mia idea su dove provenga questa divisione, ma la comunicherò a suo tempo. Bisogna riscoprire il senso di fare politica superando e capendo chi è l’autore che crea il nemico, inesistente, per scopi personali».

Anche sull’istanza delle indennità i consiglieri di minoranza non hanno ricevuto risposte, come spiega Gianni Ciccarone. 

«Chiedevamo di verificare i conteggi effettuati sulle indennità degli assessori e del vice sindaco, poiché pieno di incongruenze. Nel conteggio era stata inserita la fascia che va dai 5.001 abitanti in su, mentre purtroppo siamo sotto i 5mila abitanti e, dunque, le percentuali sono diverse. Neanche su questo abbiamo avuto risposte. Ci sarà certamente un riconteggio, noi attendiamo»

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