Accordo di sviluppo Governo-Regione: i dettagli dell'intesa tra Meloni e Roberti
CAMPOBASSO. Nel day after della visita del premier Giorgia Meloni, facciamo un passo indietro e riviviamo col nostro inviato al teatro Savoia, Giuseppe Alabastro, la sottoscrizione dell'accordo di sviluppo tra Governo e Regione Molise.
Presso il Teatro Savoia è stato sottoscritto l‘Accordo per lo Sviluppo e la Coesione tra i Governo italiano e la Regione Molise. Alle ore 12 circa è iniziato l’intervento il Presidente della Giunta Regionale per il Molise Francesco Roberti: “Apriamo questa bellissima giornata per il Molise salutando e ringraziando il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, che ha onorato il Molise della sua presenza, dimostrando la grande attenzione del Governo verso la nostra regione”. Sono seguiti i ringraziamenti al Ministro Raffaele Fitto e alle Strutture che grazie a loro impegno è stato possibile programmare gli investimenti per 445 milioni di euro. Sono seguiti i saluti ai Prefetti alla Delegazione parlamentare ed Europarlamentare, tutti i Sindaci, le autorità civili, militarie e religiose intervenute. Il Presidente Roberti nel suo discorso ha sottolineato l’importanza dell’evento affermando: “Celebriamo oggi un momento importante per la nostra regione perché firmiamo l’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, un programma di interventi su cui abbiamo lavorato con attenzione e solerzia al fine di dare le risposte alle istanze degli attori protagonisti del nostro territorio, i comuni, le province, le aziende pubbliche e private, l’Università. Le strutture del Ministero e della Regione Molise hanno preparato il piano di interventi con grande coesione e unità d’intenti rispetto gli obiettivi da raggiungere. L’accordo prevede risorse importanti, investimenti che avranno la capacità di dare uno slancio decisivo alle politiche economiche, lavorative, sociali, imprenditoriali, turistiche e sportive”.
Il Presidente della Giunta Roberti afferma che: “Dopo la firma dell’accordo il Molise può guardare al futuro con maggiore ottimismo e rinnovata fiducia” e nel corso del suo intervento cita il nostro corregionale Francesco Jovine: “Il Molise è per me un sogno, un mito tramandatomi dai padri e rimasto nel mio sangue e nella fantasia”, secondo Roberti “questo mito lo dobbiamo farlo accrescere e conoscerlo all’esterno”. Investimi sono previsti nei seguenti settori: ambiente, ricerca innovazione, sociale, salute, capacità amministrativa, mobilità, infrastrutture, parco archeologico, cultura, e tant’altro. Dobbiamo lavorare per uscire dal Commissariamento dalla Sanità, ridare il diritto alla salute ai cittadini. L’intervento del Presidente Roberti si è concluso con i ringraziamenti: “Presidente Giorgia Meloni, il Molise vuole dare le necessarie risposte ai cittadini, così come lei sta dando al nostro Paese, che anche a livello internazionale e tornato ad avere rispetto e credibilità, con determinazione lavoriamo tutti insieme per il bene del Molise e della nostra Nazione. Grazie per tutto quello che sta facendo”.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgio Meloni, inizia il suo intervento con i ringraziamenti al Ministro Raffaele Fitto, per il lavoro svolto in materia ed illustra i fondi che contiene l’Accordo di Coesione: “I Fondi di sviluppo e coesione sono per antonomasia i Fondi che servono a combattere il divario tra i territori. Significa chiaramente i grandi divari italiani, quello tra il nord e il sud, ma anche quello tra la costa adriatica e la costa tirrenica, significa anche divari tra le stesse regioni, aree interne, città, tutti i divari che noi conosciamo. Sono risorse che vengono organizzate per cicli di programmazione pluriennale e sono estremamente preziosi. Ora, che cosa accade? Quando noi siamo arrivati al Governo abbiamo fatto un approfondimento su quello che era lo stato di attuazione della vecchia programmazione, del vecchio ciclo del Fondo di sviluppo e coesione e ci siamo resi conto che soprattutto nei territori, in molti territori nei quali queste risorse erano necessarie, buona parte di quelle risorse alla fine non veniva spesa. Sulla vecchia programmazione 2014-2020, cioè quella già conclusa da qualche anno, su 126 miliardi di Euro disponibili per combattere i divari tra i territori ne erano stati spesi 47. Ora voi capite che in una Nazione come l'Italia, che di divari ne ha molti e di risorse ne ha poche, noi non possiamo permetterci che risorse fondamentali, miliardi e miliardi di euro, che sono fondamentali per i sindaci, per combattere i problemi che hanno i loro cittadini, per le istituzioni della Repubblica, per i cittadini, vengano disperse. E allora invece di andare avanti con questo modello ci siamo chiesti che cosa potessimo fare per correggere alcune storture che erano anche nel funzionamento di quei meccanismi, che sono anche nella burocrazia, che sono anche nelle difficoltà. Poi ovviamente c'è la capacità amministrativa che va rafforzata e che cambia da territorio a territorio”.
Inoltre la Presidente Meloni indica le azioni intraprese: “Abbiamo avviato un confronto con tutti i Presidenti di regione e delle province autonome, sia sullo stato della vecchia programmazione, sia sulla definizione della nuova programmazione che è quella della quale noi parliamo oggi. All'esito di questo lavoro è uscito fuori un Decreto, il Decreto sud, con il quale noi abbiamo riorganizzato il Fondo di Sviluppo e Coesione e abbiamo istituito questi Accordi. Questi Accordi prevedono delle innovazioni rispetto al passato. La prima di queste innovazioni è che noi finanziamo opere e interventi che sono proposti dalla Regione ma sono anche condivisi dal Governo nazionale. Perché? Non ovviamente perché vogliamo limitare l'autonomia dei singoli territori, ma perché è molto importante che il lavoro che si fa su una Regione sia messo in relazione con il lavoro che si fa nel resto del territorio nazionale. Perché noi non siamo delle monadi, ogni territorio non fa storia a sé. Se tu non colleghi la strategia che quel territorio sta mettendo in campo con la strategia che sta mettendo in campo il territorio immediatamente vicino e non costruisci così una grande strategia nazionale, buona parte di quegli interventi non danno il moltiplicatore che potevano dare. Dopodiché abbiamo anche previsto alcuni meccanismi per evitare che le risorse vadano disperse, significa la possibilità di intervenire con i poteri sostitutivi quando c'è il rischio che non si riesca a portare a termine l'opera, oppure il definanziamento, significa che se ci si rende conto che alcune di quelle risorse non riescono a essere portate a terra con l'opera che era stata prevista, si cambia obiettivo, perché i soldi devono arrivare a terra. E abbiamo previsto un'altra cosa che è molto preziosa per le regioni, il Presidente Roberti lo sa, e cioè che noi con gli Accordi di coesione destiniamo alla regione anche la quota di cofinanziamento dei Fondi europei, perché questo è un problema invece per quello che riguarda delle volte la possibilità di spendere i fondi europei, che non c'è la quota di finanziamento, che le Regioni non ce l'hanno a disposizione e in ogni caso se hanno a disposizione quelle risorse, il fatto che lo Stato nazionale si carichi quelle risorse consente di liberare parti di bilancio regionale e di destinarlo a misure che sono necessarie per il territorio”.
In merito all'Accordo di coesione con la Regione Molise, la Presidente Meloni afferma: “Con questo Accordo di coesione che è il 16esimo che noi firmiamo, ne abbiamo già firmati altri 13 con le Regioni e 2 con le Province autonome, noi mettiamo a disposizione di questo territorio, come ricordava il Presidente Roberti, circa 445 milioni di Euro, dei quali 37 erano già stati assegnati in anticipo nel 2021 e sono risorse imponenti per questo territorio che servono a finanziare 42 interventi, ma quei 42 interventi sono concentrati su alcuni ambiti strategici. In Merito all’ infrastrutture per questo territorio ci sono 100 milioni di euro che servono soprattutto a rafforzare e mettere in sicurezza il sistema viario molisano, quindi le strade comunali, le strade provinciali, le strade statali. Di questi ci sono 40 milioni di euro per il completamento di un'opera che è molto importante per il Molise, che è la Fondo Valle del Tappino – Riccia – Colletorto – San Giuliano di Puglia”.
La Presidente Giorgia Meloni fa riferito all’ottenimento da parte della Commissione Europea della ZES Unica del Mezzogiorno: “Io penso che un altro, per esempio, grande risultato che questo Governo è riuscito a ottenere sia la ZES Unica del Mezzogiorno, la Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno. Significa che chiunque investa in una delle Regioni del Mezzogiorno ha le semplificazioni e i crediti d'imposta. Nessun governo era riuscito a trattare con la Commissione europea una Zona Economica Speciale così ampia come noi abbiamo fatto per il Mezzogiorno d'Italia. E questo consente, favorendo chi investe nel mezzogiorno, di colmare un’altra parte di questo divario. Consente, come dicevo, di arrivare all'obiettivo di permettere a questi territori di competere ad armi pari”.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, nel suo intervento indica che i fondi di sviluppo contengono anche misure per il settore ambiente ed energia, in particolare: “Al nesso ambiente-energia noi destiniamo 60 milioni di euro con tre obiettivi prioritari: rendere più efficiente il sistema irriguo della Piana di Venafro, riqualificare alcuni edifici pubblici e costruire impianti di produzione di energia idroelettrica. E qui c'è un'altra grande strategia che si realizza, anche qui in Molise, anche attraverso questo Fondo di sviluppo e coesione e questo Accordo”.
C'è poi tutto l'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale molisano perché - vale anche qui come per il turismo - il Molise è una terra che custodisce luoghi straordinari che però purtroppo molto spesso il grande pubblico non conosce come meriterebbero di essere conosciuti. Allora anche qui renderli più facili, più agevoli da raggiungere, ma anche riqualificare, valorizzare quegli spazi, può fare la differenza. Ci sono alcuni di questi luoghi straordinari che noi valorizziamo, che restauriamo con queste risorse, e c'è anche un impegno per sostenere la rete dei musei comunali.
E qui investiamo oltre 15 milioni di euro per finanziare in collaborazione con l'Università del Molise - che qui è un'altra eccellenza - un altro polo di attrazione, un'altra risposta importante da dare a tanti giovani che altrimenti magari pensano che altrove sia e debba essere il loro futuro. Anche io ringrazio il Magnifico Rettore, mettiamo in campo con l'Università del Molise due progetti di ricerca: uno in campo biomedico sulle malattie cardiovascolari, sulle malattie neurodegenerative e dei tumori e uno su l'intelligenza artificiale, che è una delle altre grandi sfide che noi dobbiamo affrontare, che stiamo affrontando.
Ci occupiamo di intelligenza artificiale, di progetti di ricerca in campo biomedico, con risorse importanti per il diritto allo studio per garantire che i giovani molisani rimangano a studiare in Molise e magari che giovani da altre regioni vengano e continuino a venire a studiare qui in Molise. C'è quindi il potenziamento di tutti i servizi agli studenti, mense, biblioteche, aree attrezzate, con un'attenzione particolare alla disabilità.
E in ultimo non dimentichiamo con questo Accordo i più fragili: ci sono 9 milioni di euro per realizzare edifici di co-housing del “Dopo di noi”, per i centri diurni per la disabilità, per le case famiglie. Quindi in sintesi sono quasi 450 milioni per infrastrutture, lavoro, sostegno alle aziende, turismo, beni culturali, energia, innovazione, diritto allo studio, anziani, disabilità.
Queste sono le priorità che noi abbiamo condiviso con il Presidente Roberti, con la Regione, ma ringrazio anche tutti gli uffici, anche tutti gli assessori che hanno lavorato a questa iniziativa, i sindaci che hanno portato le loro proposte, e sono le priorità che noi abbiamo individuato per una Regione che dal nostro punto di vista ha troppe potenzialità inespresse e che noi faremo tutto quello che possiamo fare per consentire di competere ad armi pari e di poter dimostrare finalmente davvero il valore intrinseco che ha”. Dopo l‘intervento la Presidente Meloni insieme al Presidente Roberti sottoscrivono l’Accordo. Subito dopo la foto di rito, la stessa Presidente del Consiglio dei Ministri ha invitato a salire sul palco tutti i Sindaci per una foto di gruppo. All’uscita del Teatro Savoia, dopo essere salita in macchina, la Presidente Meloni, scende dalla macchina e va a salutare ed ascoltare, un gruppo di operai dell’azienda Uniler, che manifestano con le loro bandiere in piazza Pepe, nei pressi del Palazzo della Prefettura di Campobasso, e prima di risalire in macchina e ripartire, promette dipendenti che tenterà di risolvere la crisi in atto.
Giuseppe Alabastro