In piazza per Salvini: «Vogliamo ribadire che difendere i confini non è reato»
TERMOLI. Una domenica sera affollatissima, come ribadito anche ieri, a Termoli e ad approfittare di questa affluenza, dovuta anche a manifestazioni diverse, c'era anche la Lega, con un gazebo allestito in piazza Monumento, angolo via XX settembre.
Iniziativa politica a supporto e sostegno del vicepremier e capo del movimento politico Matteo Salvini, di cu è stata chiesta la condanna a 6 anni nell'ambito dell'inchiesta scaturita dalla vicenda Open Arms.
Dirigenti, eletti, attivisti, coordinati dal commissario-assessore regionale Michele Marone, che ha portato sul territorio la raccolta firme decisa dai leghisti, sulla base di questo assunto: «Difendere i confini non è reato».
Dopo la tappa del sabato a Venafro, si è così concluso il primo dei due fine settimana dedicato alla mobilitazione a sostegno di Matteo Salvini, che verrà replicato nel prossimo weekend anche nei capoluoghi di Campobasso e Isernia. Assieme a Michele Marone, presenti i consiglieri Pino Nuozzi e Bruno Fraraccio.
«Vogliamo ribadire che ‘Difendere i confini non è reato’, anzi, e lo faremo con l’aiuto dei molisani nelle piazze con dei gazebo. Daremo a tutti i cittadini la possibilità di firmare in solidarietà a Salvini che, da ministro dell’Interno, ha svolto il suo dovere e che sta affrontando un processo ingiusto rischiando sei anni di galera».