Verso le amministrative, il Pd apre al confronto con "Guglionesi Futura"
GUGLIONESI. Due sortite hanno garantito l'attenzione doverosa di chi fa politica a Guglionesi, per cui l'iniziativa di Guglionesi Futura, rappresenta «Uno squarcio di luce!»
A pensarla così è il circolo Pd.
«In una comunità sprofondata nella peggiore crisi dell’ultimo trentennio, ben più rilevante di quella finanziaria del 2007/2008 registratasi in Italia e di quella conseguente alla recente pandemia, il fallimento di una certa politica locale è nella evidente incapacità di aver trovato soluzioni idonee atte a prevenirla.
Il commissariamento dell’Ente comunale è stato causato esclusivamente da dinamiche fratricide interne al malcelato civismo di “Guglionesi nel cuore”, coacervo di una destra che guarda solo ai propri interessi (soprattutto a quelli personali dei diretti interessati) piuttosto che a quelli della comunità.
Aver anteposto alla cura del bene comune le proprie faide interne significa aver tradito un mandato popolare ricevuto dopo appena nove mesi dalle elezioni “gabbando” gli elettori tutti, nessuno escluso.
I reali protagonisti di tale esecrabile vicenda politico-amministrativa si sono visti premiare per tale comportamento portando a casa o conservando poltrone lautamente remunerate e frutto di un sottobosco politico-clientelare da “cicero pro domo sua”.
Ribadiamo che la minoranza consiliare, di cui il Pd faceva parte, non ha alcuna responsabilità sulla genesi del commissariamento, né tantomeno sulla sua lunga durata perché aveva richiesto formalmente, come nei suoi poteri, la convocazione dell’assise consiliare dove portare alla luce sia le cause, ma anche i possibili rimedi. La maggioranza decise di non aderire a tale proposta preferendo di ricondurre il tutto ad una loro vicenda interna e nel chiuso di quattro pareti.
In questo desolante panorama si leva l’appello di “Guglionesi futura” che denota una voglia degli aderenti a tale associazione/movimento a non essere piü omissivi spettatori, ma di volersi “sporcare” le mani per il futuro della nostra comunità. Parlano com’è giusto di rinnovamento, ma anche di visione che è certamente cosa rara per una politica che sa guardare appena all’oggi e non al domani, a quel futuro cui loro sono chiamati ad essere protagonisti.
Il Pd ritiene che il loro appello vada nella giusta direzione e non potrà rimanere inascoltato perché interroga non solo il mondo politico, ma scuote anche le coscienze di tutti i cittadini che sembrano rassegnati ormai ad un declino inevitabile. Dal canto nostro i temi del rinnovamento della classe politica, di un programma condiviso e di una visione comunitaria del bene comune li abbiamo anticipati ed esplicitati durante la recente “Festa dell’Unità” e attraverso un manifesto pubblico.
L’appello alla lista unica non era preordinato alla volontà di costituzione di un’ammucchiata informe, ma di evitare una pluralità di liste in cui si vince per quozienti familiari e per promesse elettorali legate alla illusoria filiera istituzionale di una destra che governa malissimo anche la regione Molise. Il PD auspica che si possa fare un cammino comune sulla strada ipotizzata da “Guglionesi futura” alla pari e senza alcuna pretesa di omogeneizzazione e/o di supremazia da parte nostra, in quanto il nostro è un incoraggiamento a proseguire negli obiettivi che vi siete proposti.
Vi segnaliamo due sottolineature. La prima è che bisogna evitare una crisi intergenerazionale di cui questa comunità non ha necessità: rinnovamento sì, ma non rottamazione indifferenziata in quanto vanno certamente archiviati i veri protagonisti di quei modelli e comportamenti poco virtuosi che
hanno causato nel tempo la citata crisi, ma non il passato “tout court” perché si farebbe di tutta l’erba un fascio. La seconda attiene al valore della meritocrazia che è la ricerca di capacità e competenze in capo ai futuri candidati da individuare collegialmente tra i soggetti che hanno portato avanti il programma di comunità. La candidatura a primo cittadino non puô essere riconducibile ad un “acquisto sul mercato” e né tantomeno a chi ha avuto complicità diretta nel commissariamento dell’Ente. Le primarie e persino i sondaggi possono essere uno strumento, ma non il fine perché il Pd crede che gli elettori devono sapere certamente per chi votano, ma anche per che cosa.
Le prossime elezioni comunali determineranno il futuro della nostra comunità per cui tutti sono chiamati a dare il proprio fattivo contributo, in primis i giovani.
Il Pd è pronto ad un confronto serio, concreto e fattivo sui problemi e aperto ai vari contributi per la costituzione di una vera “pedagogia democratica” che è il toccasana per uscire dall’attuale crisi rinsaldando il valore della comunità piuttosto che quello della propria fazione».