Autonomia differenziata e polemiche istituzionali, Di Pardo non ci sta e contrattacca

Botta e risposta lun 14 ottobre 2024
Politica di La Redazione
3min
Antonio Di Pardo ©Termolionline.it
Antonio Di Pardo ©Termolionline.it

PETACCIATO. Non ci sta il sindaco di Petacciato, Antonio Di Pardo, sulle accuse ricevute in merito all’inammissibilità della discussione sull’autonoma differenziata, dichiarata nell’ultimo Consiglio dell’Unione dei Comuni “Basso Biferno”. Attacco politico portato dai consiglieri dem Nicola Palombo, Vittorino Facciolla e Candida Stellato.

«In merito alla vicenda dell’Unione dei Comuni, sollevata dai progressisti che pensano di cantare ancora “avanti popolo alla riscossa”, non avevo alcuna intenzione di rispondere ma, essendo stato chiamato in causa in prima persona sull’argomento della “mozione autonomia differenziata”, presentata dai consiglieri, (a detta loro di minoranza) ovvero Vittorino Facciolla, Nicola Palombo e Candida Stellato, in seno al consiglio dell’Unione dei Comuni, mi corre l’obbligo di rispondere per salvaguardare la mia dignità e la mia serietà, sia da cittadino che da Sindaco. Quanto dichiarato da loro sul mio intervento attribuendomi l’affermazione “l’autonomia differenziata, è una manna dal cielo per il sud”, risulta essere completamente falso. La solita bugia di chi, per una vita intera, ha preso in giro i molisani. È la solita strumentalizzazione con lo stile di addossare agli altri il proprio fallimento politico. Il consigliere Facciolla, noto personaggio conosciutissimo per le sue splendide performance politiche, accompagnato dai due compari di partito, Palombo e Stellato, ha presentato una mozione all’ordine del giorno in seno al consiglio dell’Unione dei Comuni, che non doveva per nessun motivo essere argomento di discussione. Il mio intervento era semplicemente volto a far presente che tale argomento non trovava alcuna collocazione all’interno dello statuto dell’Unione dei Comuni. Non sono entrato nel modo più assoluto nel merito dell’argomento posto all’ordine del giorno. Il ruolo dell’Unione dei Comuni è quello di gestire argomenti e servizi che riguardano i comuni che ne fanno parte».

Per Di Pardo, «I tre consiglieri, i quali si identificano come Unione Democratica Progressista, sono solo degli arretrati politici, che non hanno alcun diritto di definire come scorretti i comportamenti della maggioranza, o di chi esso sia. Signor Facciolla, consigliere di minoranza non solo alla Regione ma anche a San Martino in Pensilis, prima di fare delle affermazioni o considerazione sulla mia persona, dicendo oltretutto il falso, la invito a riflettere. Gli altri due progressisti, suoi compari di partito, non voglio nemmeno prenderli in considerazione, in quanto a lei però, la conosco troppo bene. Quando parla di chi non ha per nulla a cuore le sorti del Molise, e più in particolare le sorti del basso Molise, si faccia un esame di coscienza, rammentando a se stesso quanti danni ha prodotto sui temi della sanità e dello sviluppo industriale. Il sottoscritto, Antonio Di Pardo, ha avuto la fortuna di attraversare diversi decenni di storia che hanno caratterizzato le sorti della Regione Molise e in particolar modo del basso Molise. Sinceramente faccio fatica a ricordare quali sono stati i suoi interventi per far crescere il Molise.

Le chiedo una cortesia, mi aiuti a ricordare qualcosa di buono che ha prodotto per questo territorio, gliene sarei grato, sa, alla mia età qualcosa potrebbe sfuggirmi. A questo punto preferisco non dilungarmi e giudichi lei se ho detto troppo o poco, posso sempre rimediare. La invito a tener conto di una cosa però, se c’è qualcuno che si è interessato ed è riuscito a dare fiato allo sviluppo industriale del basso Molise, e non solo, quello, con umilità e senso di appartenenza, sono stato io e non lei. Di questo se ne faccia una ragione, il suo tempo da direttore di orchestra è giunto al capolinea, la prima risposta l’ha avuta dal suo paese che l’ha messa in minoranza, si goda quello che non è stato in grado di fare. Non dica falsità e menzogne su una persona, che alla bella età di 73 anni, continua a giocare in prima linea mettendosi sempre a disposizione della collettività. La saluto quasi piangendo per la commozione di quello che, politicamente, riesce ancora ad architettare. Un caloroso abbraccio a lei e ai suoi compari di partito. Ah, mi dispiace, il suo partito avrebbe potuto avere di meglio. Con affetto…», conclude il primo cittadino di Petacciato. 

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