Sanità, infrastrutture e Gigafactory: «La Meloni ascolti i consiglieri regionali del Molise»
CAMPOBASSO. Presentata stamani, nella sala della Biblioteca del Consiglio regionale del Molise, la mozione, per ottenere, in merito al dossier Molise, l’urgente audizione, da parte della Presidente del Consiglio dei Ministri, dei Consiglieri regionali del Molise. Iniziativa del gruppo Pd, illustrata da Alessandra Salvatore, prima firmataria, e dai colleghi Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli.
«La situazione del Molise -che, secondo la Sez. regionale di controllo della Corte dei Conti (pag. 40 della sintesi della Relazione di accompagnamento al giudizio di parificazione esercizio 2022) ha un disavanzo, per l’esercizio 2022, di circa - € 590.000.000,00 (con un debito pro-capite di circa € 2.000,00)- necessita di una serie di misure straordinarie dedicate, ampiamente annunciate da rappresentanti del Governo, dai Parlamentari eletti in Molise e da esponenti della Giunta e della maggioranza regionale ma, fino ad oggi, non realizzate;
- a distanza di due anni dall’insediamento del Governo Meloni, nessuno dei provvedimenti vitali per le sorti del Molise sono stati, infatti, adottati; in particolare: 1) non è mai stato approvato il “Decreto Molise” e, con esso, l’azzeramento del debito sanitario, la revoca del commissariamento e la deroga alla normativa Balduzzi; 2) non è stato previsto alcun finanziamento, nel Contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture ed Anas (programmazione 2021-2025), per il raddoppio della Bifernina;
3) rispetto al Contratto di programma con RFI 2022-2026, non risulta compiuto alcun passo avanti significativo nella spesa dei 150 milioni di euro di Pnrr richiesti ed ottenuti per l’upgrade tecnologico della linea Venafro-Matrice-Termoli e la elettrificazione della tratta Termoli-Matrice, con adeguamento a massa assiale, per le modifiche mirate del Prg (aggiuntive rispetto a quelle già previste) delle stazioni sull’intero itinerario Venafro-Termoli; non vi sono, poi, certezze sui tempi di completamento della elettrificazione del tratto Isernia-Campobasso;
4) non c’è stato alcun aumento -in relazione al riparto dei fondi tra le regioni- della percentuale delle risorse spettanti al Molise nei vari settori di intervento, da quello sanitario a quello sociale;
- in compenso, sono stati adottati provvedimenti e misure che hanno ulteriormente aggravato la situazione economico-finanziaria della nostra regione e compromesso la possibilità per il Molise, per i suoi cittadini e per le sue imprese, non solo di vedere l’avvio di una fase di crescita (anche demografica) e di sviluppo, sia sul piano della qualità della vita, sia su quello delle opportunità economiche e lavorative, ma anche di vedere riconosciuti a pieno diritti costituzionalmente garantiti:
a) l’inglobamento della Zona Economica Speciale Adriatica Molise-Puglia (che era stata istituita nel 2017 e che ricomprendeva solo aree portuali, retroportuali, piattaforme logistiche ed interporti), a partire dal 1 gennaio 2024, nella ZES unica per il Mezzogiorno (che ricomprende non alcune zone, ma tutto il territorio di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) ha, di fatto, diluito le risorse ed i vantaggi economico-fiscali originariamente previsti, trasformandosi nella opportunità, uguale per tutto il Meridione, di beneficiare di crediti d’imposta, con forte penalizzazione proprio per il Molise;
b) il grave ritardo con cui si è provveduto al riparto nazionale ed alla assegnazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, per il ciclo di programmazione 2021-2027, e la possibilità di utilizzare, per il co-finanziamento dei fondi europei strutturali, tali risorse solo al 50% (e non al 100% come previsto per la precedente programmazione), impone alla Regione Molise la necessità di trovare nel proprio bilancio i 18 milioni di euro necessari per spendere circa 1 miliardo di Euro di Fondi Europei, cosa questa che sembra, ad oggi, impossibile;
c) l’aumento ulteriore (rispetto a quello massimo, al 3,33%, già deliberato nel 2023 dalla Regione Molise) di € 0,30, disposto dal MEF, a causa del risultato di gestione negativo della Sanità regionale nel 2023, di tutte le aliquote IRPEF grava ulteriormente sui redditi di tutti i cittadini molisani;
d) la decisione di dirottare su altri interventi i quasi 370 milioni di Euro (gran parte dei quali provenienti dal Pnrr), destinati dal Governo Draghi al progetto di Gigafactory a Termoli, crea, di fatto, un gravissimo ostacolo alla realizzazione di un investimento, da parte di Stellantis/ACC, che rappresenta, per ora, l’unica prospettiva di salvaguardia delle produzioni nello stabilimento di Termoli, dove sono state sospese le altre produzioni;
e) il taglio, nel disegno di legge di bilancio, (oltre che di risorse fondamentali per gli enti locali) dell80% del Fondo Automotive (si passerà da uno stanziamento iniziale di 5,8 miliardi tra il 2025 e il 2030 a 1,2 miliardi complessivi), con la cancellazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a partire dal 2025, sarà una grave ulteriore ipoteca sul futuro del comparto metalmeccanico e del relativo indotto, che hanno un peso determinante per l’economia regionale; ciò premesso, risulta necessaria una mobilitazione straordinaria di tutti i Consiglieri regionali, senza distinzione alcuna di appartenenza politica, che devono potere essere ricevuti dalla Presidente del Consiglio dei Ministri, per discutere dei punti essenziali per la sopravvivenza stessa della regione Molise».
Audizione che mira a chiedere di
«Adottare il “Decreto Molise” e, con esso, l’azzeramento del debito sanitario, la revoca del commissariamento e la deroga alla normativa Balduzzi; finanziare il raddoppio, per lotti funzionali, della Bifernina; - realizzare, con i 150 milioni di euro di PNRR appostati, l’upgrade tecnologico della linea Venafro-Matrice-Termoli e la elettrificazione della tratta Termoli-Matrice, con adeguamento a massa assiale, le modifiche mirate del PRG (aggiuntive rispetto a quelle già previste) delle stazioni sull’intero itinerario Venafro-Termoli; - completare in tempi strettissimi l’elettrificazione del tratto Isernia -Campobasso; - aumentare -in relazione al riparto dei fondi tra le regioni- la percentuale delle risorse spettanti al Molise nei vari settori di intervento, da quello sanitario a quello sociale; - ripristinare il finanziamento per la Gigafactory di Termoli ed il Fondo Automotive, a supporto del settore e dell’indotto; - eliminare, dal disegno di legge di bilancio, anche le decurtazioni previste per le risorse destinate agli enti locali».