Associazioni, partiti e movimenti in piazza contro il Decreto Sicurezza a Termoli
TERMOLI. Hanno sfidato una serata che climaticamente non era la migliore per una manifestazione di piazza. I promotori della protesta contro il decreto legge 1660, quello sulla sicurezza, che il Governo ha varato con una serie di misure stringenti.
Associazioni, movimenti e partiti, con rappresentanti politici, istituzionali, c'era la consigliera Marcella Stumpo, sindacalisti, decine di persone che hanno "acceso" la riflessione tra corso nazionale e piazza Monumento, dalle 18 alle 20.
Adesione che ha coinvolto assieme a Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra e alla Città Invisibile, EdT Mediterranea Saving Humans, La Fonte, Anpi Termoli, Partito Democratico, Movimento 5Stelle, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Potere al Popolo Molise, Usb Molise, Cobas Funzione Pubblica.
Cartelli che mettono in evidenza a dire di chi ha voluto manifestare apertamente il proprio dissenso, rivolgendosi proprio alla cittadinanza, megafono alla mano, una deriva che vedrebbe l'Esecutivo agire contro chi la pensa diversamente.
È stata l’occasione per conoscere tutti i punti del decreto che per l'opposizione «si appresta a limitare fortemente il diritto di dissenso e di manifestazione, cardini di ogni democrazia sana, e tocca anche aspetti fondamentali delle dinamiche della vita carceraria, dei diritti dei migranti, persino del semplice propagandare iniziative di lotta, prevedendo pene spropositate.
Quando si vanno a intaccare tanti aspetti di quella che è la libera manifestazione del pensiero, tutelata dalla Costituzione, diventa indispensabile incontrarsi pacificamente e parlarne. Il silenzio significherebbe accettare di non avere più voce e di scivolare verso regimi dittatoriali».