«Daremo battaglia per tutelare lavoratori Stellantis e l'economia del Molise»
TERMOLI. Sull’esito del tavolo Stellantis al Mimit riguardo allo stabilimento di Termoli ci sono interpretazioni diverse, quelle sindacali e di opposizione si accomunano per la delusione di non aver registrato passi in avanti sulla realizzazione della Gigafactory, anche se ieri, ad esempio c’è chi ha persino riferito (Tg1) la conferma dell’impegno finanziario a costruirla.
Per questo, dopo i vari documenti istituzionali, stamani, nella sala della biblioteca del Consiglio regionale, preceduta ieri dall’intervento di Roberto Gravina, lo stesso esponente del M5S e i colleghi Angelo Greco e Angelo Primiani hanno annunciato una fase di mobilitazione politica e sociale, alla presenza dei dipendenti della fabbrica termolese, con una delegazione di operai Fiom.
«Saremo al fianco dei lavoratori in questa battaglia, il clima di incertezza è inaccettabile. Ci saremo aspettati una presa di posizione forte da parte del Governatore. Senza un chiaro investimento su Termoli, il Molise vivrà situazione economica senza precedenti. Oggi bisogna dismettere i panni della politica e fare la battaglia per tutelare l’economia di questa regione».
Greco si riferisce alle parole del vicepresidente della Giunta regionale, presente a Roma assieme a Roberti: «Non ho capito le parole dell' assessore Di Lucente. Secondo me ai tavoli romani li hanno messi di fronte a delle scelte, la filiera che hanno paventato non esiste. Il Molise è uscito dal tavolo Mimit con le ossa rotte. Il governo regionale parla di aver ottenuto risultati e invece non è stato ottenuto alcun risultato».
Gravina ribadisce ancora una volta la differente prospettiva tra Termoli e la Spagna: «Assistiamo all'investimento fatto a Girona per la Gigafactory, il governo italiano ci sta capendo poco o nulla. In tutti gli stabilimenti nuovi prodotti, ma non c'è nulla, nessun tipo di riferimento per Termoli e Pratola Serra. Ci chiediamo cosa ne sarà per Termoli se non sono previsti nuovi prodotti. Non si vede una prospettiva per questo periodo di latenza».
Su Acc, Gravina sottolinea: «Ci può essere diffidenza sulla transizione energetica, anche il gruppo Volkswagen sta pagando il ritardo, noi siamo in tempo per evitare che i prodotti cinesi invadano il mercato europeo, fondamentale per la sopravvivenza del settore. Sulla filiera istituzionale ci saremmo aspettati che il governatore Roberti pretendesse un piano industriale serio per Termoli, se la soluzione è la Cassa integrazione è avvilente per un politico non programmare il futuro. Noi presenteremo una mozione per ottenere fondi certi per il settore».