Replica Domenico Tartaglione: «Ho lasciato altri incarichi, ma non posso dimettermi da fratello»
CAMPOMARINO. Chiamato in causa nell'articolo sulla nomina di staff a Campomarino, ci ha scritto Domenico Tartaglione.
«Gentile direttore, in merito all'articolo pubblicato oggi mi preme fare alcune precisazioni. Anche a seguito delle polemiche degli ultimi mesi, ho presentato le mie dimissioni dal lavoro che svolgevo per Consedin. Come dicevo peró è forse giunta l’ora di precisare alcuni fatti: personalmente avevo già maturato diverse esperienze in ambito amministrativo; lavorando dal 2010 fino al 2015 per la Regione Molise, e anche alle Attività produttive dove lo scorso anno sono ritornato con la selezione da parte di Consedin. In merito invece all'incarico presso il comune di Campomarino, mi preme chiarire che come tutti ben sanno, vivo da sempre a Campomarino e sono stato sin dall’inizio al fianco del sindaco presentando la lista, stilando insieme il programma e curando la sua campagna elettorale. Appartengo sin dagli esordi (ovvero dal lontano 1997) a questo splendido gruppo che a maggio ha vinto le elezioni. Silvestri ha deciso - e lo ringrazio pubblicamente - di avvalersi del mio supporto e delle mie competenze (acquisite negli anni in ambito amministrativo e certificate dal mio cuccriculum, nonché da un master proprio come spin doctor) per un incarico di natura fiduciaria, a tempo determinato e legato alle sorti di questa consiliatura.
Come precisato all'inizio, ho già presentato le dimissioni presso la Regione Molise, tecnicamente non posso però dimettermi da fratello dell'onorevole Annaelsa Tartaglione.
Annaelsa è mia sorella e ne vado fiero, ma in questa vicenda lei non ha nessun ruolo così come per gli anni in cui già lavorai in regione quando lei non era né coordinatore del partito, né deputato della Repubblica. Capisco il facile clamore mediatico, essere parenti non deve rappresentare un vantaggio ma nemmeno un limite e un vincolo, o addirittura un peccato mortale. Nelle segreterie politiche, a tutte le latitudini, capita di pescare amici o parenti, fidanzati di sorelle o cognati, ma c'è pure chi si è addirittura ritrovato a fare il candidato governatore dopo cinque anni ben retribuiti nel gruppo regionale, lo stesso che ha gridato allo scandalo in Consiglio regionale, francamente mi dispiace soltanto per chi ho messo in imbarazzo con questa vicenda e che ha dovuto rispondere senza avere alcuna responsabilità. È fin troppo semplice fare politica con le armi del gossip e del populismo, guardando poco in casa propria. Ringrazio il Sindaco per la fiducia accordata, lavoreró al suo fianco nella massima chiarezza e trasparenza, collaborando con la nuova amministrazione, con il solo intento di dare onestamente un contributo importante e di svolgere fino in fondo e al meglio il mio lavoro per il bene Campomarino».