Contucci: a Montenero la scelta è fra coraggio contro rassegnazione

Verso le amministrative lun 07 settembre 2020
Politica di La Redazione
3min
Contucci: a Montenero la scelta è fra coraggio contro rassegnazione ©TermoliOnline.it
Contucci: a Montenero la scelta è fra coraggio contro rassegnazione ©TermoliOnline.it

MONTENERO DI BISACCIA. La candidata sindaca della lista Montenero coraggiosa, Simona Contucci, ci ha scritto per rivolgere una sorta di appello alla comunità di Montenero di Bisaccia.

«Gentile direttore,

il 20 e 21 settembre i cittadini di Montenero di Bisaccia saranno chiamati a scegliere.

Il dono prezioso della democrazia tornerà a disvelarsi come il solo capace di consentire ad una comunità in modo pacifico, ma vibrante, di decidere la direzione da imboccare al bivio che ogni cinque anni gli si pone dinanzi.

Due strade che si divaricano davanti al nostro sguardo e portano in posti diversi del futuro.

Questo deve essere chiaro. Le opzioni in campo non sono uguali. I valori, la visione, l'esperienza che le due offerte politiche che si presentano ai cittadini di Montenero sono totalmente diverse.

Da un lato c'è una proposta che presenta un'idea fallace di rinascita.

Si vuole far credere che il nostro paese sia morto, senza speranza, immobile. A incarnare questa proposta, che s'ammanta dietro la parola magica che ogni inseguitore utilizza in campagna elettorale, cambiamento, è stato scelto un candidato senza storia politica, senza esperienza amministrativa, senza autonomia di guida. E quando dico scelto, non intendo dire che questa designazione sia avvenuta attraverso una selezione dal basso, attraverso una qualche forma di partecipazione alla vita sociale della nostra comunità. Il mio sfidante è stato individuato macchinosamente dai potentati dei partiti regionali e dai vecchi notabili del paese, mai sazi di potere. Essi hanno assemblato, manuale Cencelli alla mano, una lista composta di loro esponenti in un gioco dal sapore stantio di pesi e contrappesi, con candidati che hanno storie e visioni diverse. Vecchi nemici giurati in tregua armata che pur di tentare di riconquistare il Comune sono disposti a portare Montenero nell'orbita di potere di politici che nulla sanno della nostra realtà. Una scelta fatta lontano dalla nostra comunità. Una scelta fatta a Termoli, a San Martino. Una scelta frutto del gioco dei veti incrociati che ha prima annullato aspirazioni e percorsi amministrativi di alcuni, per poi individuare in un Carneade la figura che potesse tentare di tenere unite, per il tempo di una elezione, persone, idee e ambizioni che non potranno resistere alla prova del governo del paese.

Dall'altro lato c'è un gruppo di persone coraggiose, che non hanno referenti politici fuori da Montenero. Che arrivano all'appuntamento con questo momento della nostra storia cittadina al fianco di un candidato sindaco che ha conquistato la designazione dopo un percorso fatto di esperienza amministrativa, di dure prove superate, di coinvolgimento, partecipazione e di leadership conquistata sul campo. Se oggi posso onorarmi di guidare questa lista è perché il cammino alle mie spalle è stato impegnativo, ma senza inciampi, senza esitazioni.

Montenero Coraggiosa è in corsa. Non abbiamo paura di prendere il testimone che ci arriva dal passato. Perché noi sappiamo che Montenero non ha bisogno di rinascere. Montenero è viva. Allo stesso tempo con la nostra freschezza portiamo l'entusiasmo e il coraggio di un vero rinnovamento, fatto di persone provenienti da tutti i settori della nostra vita sociale, dalle professioni, dal mondo del lavoro, della scuola, del volontariato. Una visione nuova che non deve appoggiarsi alla retorica del “è tutto da rifare”, perché siamo consapevoli che tanto lavoro deve essere portato a termine per il bene della comunità. Penso alla rete idrica, alla messa in sicurezza delle strade provinciali che conducono in paese, alla rete di protezione sociale per le famiglie. C'è tanto da fare e le risorse che Montenero merita e sono pronte ad essere utilizzate non possono essere sprecate per il desiderio di potere dei nostri avversari. Allo stesso tempo siamo desiderosi di innovare, consapevoli di portare una visione contemporanea capace di leggere i nuovi e differenti bisogni della comunità, pronti ad esercitare un diverso e personale stile di governo del paese.

Alla fine la scelta sarà semplice: Montenero può decidere con coraggio di continuare la sua corsa verso il futuro con rinnovato entusiasmo e con una nuova energia, o scegliere di affidarsi a chi pensa che la nostra comunità sia morta, sconfitta, arresa. Di fatto priva di futuro, pronta dunque ad essere conquistata da interessi esterni e lontani dalla nostra comunità.

Ma Montenero è viva e i monteneresi sono vigili e coraggiosi. E chi pensa di conquistarci, perché ci considera morti, se ne renderà conto il 20 e 21 settembre.

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