«Difendiamo gli interessi di tutti i molisani, il centrodestra quelli del puparo»
TERMOLI. Una vera e propria “requisitoria” politica, quella che l’avvocato Laura Venittelli ha proposto ieri sera, in corso Umberto, nell’intervento che ha caratterizzato l’inaugurazione della sede elettorale.
Una insegna che richiama i 60 anni della Regione Molise, l’istituzione più importante che abbiamo, e di cui il prossimo 25 e 26 giugno si decideranno i destini alle elezioni che rinnoveranno gli “inquilini” di Palazzo D’Aimmo.
Decine di persone del Pd e dell’area di centrosinistra hanno partecipato all’iniziativa, anche dal circondario, supportando l’ex parlamentare dem in questa nuova sfida, la sua prima candidatura alle regionali, dopo quelle precedenti che l’hanno vista eletta sia al Comune di Termoli, più volte, alla Provincia di Campobasso e alla Camera dei Deputati.
Un cerchio che si chiude, dunque, ma è quello che la Venittelli vorrebbe che avvenisse nella piena democrazia dell’alternanza, perché dopo i 5 anni di centrodestra il Molise a suo dire ha bisogno di una ventata di assoluta novità e non della finta discontinuità proposta dal centrodestra, con un mero restyling di facciata.
Tre i temi cardine su cui ha improntato il suo discorso: sanità, per uscire dal cono d’ombra dei conflitti d’interessa tra pubblico e privato, e a difesa dell’ospedale San Timoteo di Termoli; la Zes, portata sul territorio dal Pd nel 2017 e che avrebbe visto scippi significativi sulla costa a vantaggio di altre zone del Molise, “le solite”, per la Venittelli; infine anche il parco eolico offshore, che minerebbe la sopravvivenza e le ipotesi di sviluppo di settori strategici come pesca e turismo.
In tutto questo, non ha mancato di sottolineare anche le battaglie condotte nel sociale, attraverso la Casa dei Diritti, intervenuta proprio per difendere i diritti alla salute e alle cure dei molisani, contrastando i provvedimenti come il Pos 2019-2021 che riduceva a quattro i reparti nell’ospedale San Timoteo.
Dura la critica diretta al candidato presidente del centrodestra, «Da sindaco di Termoli non ha mosso un dito contro la Giunta regionale, lo stesso ricorso su Emodinamica è stato promosso solo dopo che già c'era scappato il morto», così sulla Zes, in modo quasi colloquiale: «Si è fatto scippare una delle grandi possibilità che abbiamo, persino Stellantis non è nella Zes».