Il Teatro Verde suggella "La Favola Mia" di Giorgio Panariello

La performance mer 06 luglio 2022
Spettacolo di Michele Trombetta
2min
Panariello e la Favola Mia al Teatro Verde ©TermoliOnLine
Panariello e la Favola Mia al Teatro Verde ©TermoliOnLine

TERMOLI. Avremmo voluto corredare questo articolo con alcune splendide immagini video della performance di Giorgio Panariello, ma non abbiamo avuto il via libera dalla produzione, ragion per cui è tardata la pubblicazione.

Tuttavia, lo spettacolo portato in scena al Teatro Verde ieri sera meritava a prescindere una sottolineatura, a firma di Michele Trombetta.

«La Favola Mia» con Giorgio Panariello, tra Renato Zero e il bagnino Mario, oltre a tanti altri suoi personaggi, portati davanti a piccolo e grande schermo e nei teatri italiani in vent’anni di carriera, ha inaugurato la stagione estiva del Teatro Verde di Termoli, un pienone di spettatori come ai bei tempi per uno spettacolo leggero, divertente a tratti irriverente e alla fine ha lasciato spazio anche alla commozione, quando Giorgio ha raccontato di suo fratello Franchino, venuto a conoscenza della sua esistenza dopo tanti anni dalla sua nascita e perso poi per la morte prematura dello stesso.

La Favola Mia è uno spettacolo nato per festeggiare i 20 di carriera dal successo di Torno sabato e che, già dal titolo, strizza l’occhio a Renato Zero che – manco a dirlo – ad un certo punto dello spettacolo si “materializza” sul palco. Lo spettacolo infatti ripropone i tanti personaggi interpretati da Panariello: da quel Merigo campanaro su di giri alcolici, ispirato a un campanaro del suo paese, al bagnino Mario passando per il Pierre della discoteca Chiticaca, fino, appunto, a Renato Zero.

Davvero impressionante l’imitazione del grande Renato.

Panariello racconta i suoi ultimi 20 anni e lo spettacolo nelle sue due ore esatte di durata scivola via senza stancare, lui è un vero autentico istrione da palcoscenico, strappa tanti applausi e risate a volontà, sullo sfondo come dicevamo la trama dei vizi e virtù prettamente italiche, ma ci racconta anche la sua infanzia che non è stata certamente da Paradiso terrestre, abbandonato da una ragazza madre, il padre sconosciuto ha vissuto in Versilia dai nonni che gli hanno fatto da madre e padre, ma lui ha comunque vissuto una vita davvero anche di stenti, mentre nella lussuosa Versilia soprattutto d’estate arrivava la crema dell’alta società di città per le vacanze, lui andava a fare il garzone di bottega e portava la spesa a casa dei signori.

Poi piano piano si accorse di avere delle doti, soprattutto di imitazioni di alcuni personaggi e proprio questa cosa soprattutto in Versilia gli cominciò a spalancare qualche porta, lui cominciò a crederci che questa poteva essere la sua chiave di volta per una vita migliore, nonostante il parere contrario dei suoi nonni. Poi alcuni incontri come quello con Renato Zero furono fulminanti e proprio il re dei sorcini fu il suo apripista anche perché gli somigliava tantissimo. Questa in sintesi è la favola sua di Giorgio Panariello, ma che alla fine potrebbe essere la trama della favola di ognuno di noi.

Insomma uno spettacolo davvero bello e divertente per un inizio di stagione teatrale al Teatro verde esaltante, grazie all Frentania Teatri e al suo presidente Giandomenico Sale, in sinergia con l’Amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura, che hanno ridato vita ad una tradizione estiva che ci mancava da troppo tempo.

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