A tu per tu con Shade e Dj Jaro dopo il trionfo a Campomarino lido
TERMOLI. Come accadde l’11 agosto scorso quando presso il Beatstreet di Johnny Gioia incontrammo Clementino, mentre era diretto a Petacciato per partecipare al Sabbie Mobili Festival, sempre nel medesimo posto, questa volta non c’è sfuggito nemmeno il cantante freestyle che sta andando per la maggiore come Shade, pseudonimo di Vito Ventura (nato a Torino, 10 dicembre 1987). Rapper e doppiatore italiano che ogni estate sforna un disco che sale vertiginosamente le classifiche dei dischi più ascoltati e ballati, era in compagnia del Dj Producer Jaro, reduce dal successone di Campomarino.
Quest’anno sta spopolando con Tori Seduti che canta assieme all’icona dei rapper free style J-Ax. Sul lungomare degli Aviatori oltre 5mila i fan che hanno riempito lo spazio.
Shade è un ragazzo posato e molto disponibile, i suoi messaggi musicali sono improntati al positivo, il loro linguaggio non è di quelli pesanti, sono anche di denuncia sui disagi giovanili, ma sono pronunciati con garbo.
Lui è uno che dal 2005 quando si affacciò per le prime volte sulla scena musicale ha dato subito per inteso a chi di dovere che lui nel panorama musicale rivolto principalmente ai giovani non sarebbe stata una meteora di passaggio. La prova è rappresentata dai tanti successi che ha sfornata, le sue idee lungimiranti e molte altre sue prerogative che ne hanno formato un autentico artista di successo. Vito è un ragazzo cresciuto dalla gavetta della Torino fiatista, col padre tarantino e mamma foggiana, a sedici anni si fa conoscere nella scena hip hop italiana partecipando a diverse competizioni e vincendo per due volte la selezione piemontese del Tecniche Perfette, e da quel momento la scalata al successo per Vito Ventura è stata inarrestabile.