Viaggio immersivo fra l’elettronica e il jazz sperimentale in piazza Duomo con Daykoda
TERMOLI. Chiusura col botto per il Termoli Jazz, cala il sipario sulla decima edizione, molto seguita e apprezzata, in una bomboniera com’è piazza Duomo. La suggestione dei luoghi e l’estasi della musica, quella che si è fusa dal palco, tra platea, persone ai tavoli e anche chi lo seguiva dalla scalinata della cattedrale.
Un contesto irripetibile, che ha sancito il successo della decima edizione del prestigioso festival organizzato dall’Associazione Culturale Jack, con Michele Macchiagodena nel ruolo di presidente e direttore artistico, e realizzato grazie al patrocinio e al contributo dell’Amministrazione Comunale di Termoli e della Regione Molise.
Dopo il Sunset Talk alle 19:30 presso il ristorante Borgomastro – Borgo Antico, dalle 22 il concerto di Daykoda (synth, tastiere ed elettronica) in Piazza Duomo con Riccardo Sala (sax e synth), Andrea Dominoni (basso) e Matteo D’Ignazi (batteria).
Con Daykoda (al secolo Andrea Gamba): compiuto un viaggio immersivo fra l’elettronica e il jazz sperimentale, che creano suggestioni sonore assai stimolanti.
E’ tra i più eclettici produttori italiani di elettronica, quella contaminata da sonorità oblique tra jazz e hip hop, tipiche di label come Brainfeeder e Ninja Tune, intriso di pensiero e scrittura dell’artista, della sua metabolizzazione (acustica o elettronica) di ogni cosa ascoltata e suonata in passato, senza fermarsi a classificazioni e generi.