"Scordato": l'arte del cinema e la simpatia travolgente di Rocco Papaleo in Piazza Duomo
TERMOLI. Entusiasmo e simpatia travolgente. Entusiasmo del pubblico, degli organizzatori, ma anche dello stesso cineasta: Rocco Papaleo conquista Piazza Duomo e Termoli nella seconda serata dell'Alta Marea Festival, che nell'incantevole salotto del borgo antico, sfondo cattedrale, ha proposto la proiezione del film dell'attore e regista lucano, che seguiamo sin dai tempi del telefilm gettonatissimo "Classe di Ferro".
Una carriera ragguardevole quella di Papaleo, oggi 66enne, che ha sdoganato il mito della Basilicata Coast to Coast, come capacità di un territorio di raccontare sé stesso e di promuoversi attraverso il grande schermo.
Ovviamente, posti tutti occupati per questo evento, vissuto accanto anche agli altri attori della pellicola "Scordato", a cui è seguito un talk, in compagnia dell’attrice Angela Curri e dell’attore Simone Corbisiero.
Un’occasione importante per conoscere uno degli attori più rappresentativi del cinema italiano, Rocco Papaleo racconterà aneddoti e curiosità della sua carriera, e presenterà il suo ultimo film, uscito in sala nella primavera del 2023, "Scordato".
È la sua quarta regia cinematografica, qui anche protagonista, e racconta in chiave ironica, malinconica e poetica, un viaggio nella giovinezza di ieri. È la storia di Orlando, un uomo dal carattere mite che lavora come accordatore di pianoforti a Salerno.
Da diverso tempo lamenta forti dolori alla schiena e si vede costretto a recarsi da una fisioterapista, Olga (interpretata dalla cantante Giorgia, attrice per la prima volta). Dopo un attento esame la donna individua il problema dei suoi malanni: si tratta di una contrattura "emotiva".
Per risolvere il problema, Orlando deve portare una sua foto da giovane a Olga, come punto di partenza per la terapia. Questa particolare richiesta porterà l'uomo a intraprendere un viaggio nel suo passato, nella sua città d’origine in Basilicata, e rivivere la sua vita per scoprire in quale momento è diventato l'uomo che è oggi, solitario e pieno di contratture.