No al razzismo, «Una giornata di festa rovinata da un maleducato»

DISTANZA mar 29 novembre 2022
Calcio di Alberta Zulli
2min
No al razzismo, «Una giornata di festa rovinata da un maleducato» ©Real Guglionesi
No al razzismo, «Una giornata di festa rovinata da un maleducato» ©Real Guglionesi

GUGLIONESI. Gli sfottò nel mondo del calcio sono all’ordine del giorno. I cori che si alzano dagli spalti pure. Ma non tutto è concesso e soprattutto ammesso. Prendersela con un giocatore per il suo colore della pelle è intollerabile e inaccettabile. La “razza” non ha nulla a che vedere con il bel calcio. Il calcio è alla portata di tutti ormai. Gli appassionati non sono solo più gli uomini ma anche donne e bambini. E certi spettacoli sono indecorosi da vedere, sentire e anche scrivere.

Domenica 27 novembre allo stadio “Nicolino Cianci” di Guglionesi si respirava aria di festa. L’attesa partita del Real Guglionesi contro la gemellata squadra del Campobasso 1919, attenzionata anche dalla Questura con le Forze dell’ordine, iniziava con gli applausi di entrambe le tifoserie. 

Erano presenti circa 200 persone. «L’ingresso è stato limitato proprio perché era una partita attenzionata» ci spiegano i dirigenti della società guglionesana. Sono state omaggiate le donne, con doni floreali, presenti in tribuna e anche dei ragazzi affetti da disabilità ai quali sono state donate delle sciarpe. Le sciarpe del vero tifoso.

Una giornata di festa, di generosità che, però purtroppo, è stata rotta da un “personaggio” in evidente stato di ebbrezza che si è scagliato contro un giocatore del Campobasso 1919.

«Ci siamo sentiti offesi tanto quanto il giocatore- afferma Enzo Basler dirigente del Real Guglionesi- perché nella nostra squadra ci sono calciatori di colore che provengono anche dallo Spraar. Ci sono giocatori stranieri e tutto questo è inconcepibile. Non sappiamo chi sia stato ma speriamo che le Forze dell’ordine abbiamo capito e individuato il soggetto. Ci siamo subito dissociati insieme alla società del Campobasso. Purtroppo, in una giornata che va al di là della sola partita di calcio, è venuto meno il rispetto nei confronti dell’altro. Sappiamo però che non è un tesserato né un sostenitore accanito ad aver pronunciato quella frase infelice e indecorosa. Non possiamo cacciare la gente dal campo, non possiamo sapere chi dirà o farà queste uscite infelici ma possiamo prendere le distanze. Una giornata di festa rovinata da un soggetto incommentabile». 

Le tifoserie sono state un esempio di sportività per tutta la partita e, soprattutto, «la nostra tifoseria ha aspettato il saluto del Campobasso ai loro tifosi per applaudirli sotto la nostra tribuna. Questo è sport, questo è il calcio. E dopo la partita al “Nicolino Cianci”, hanno passato il pomeriggio a divertirsi in un noto locale del centro di Guglionesi. Vorremmo che passasse questo messaggio. La vicinanza e la sportività».

Di seguito il comunicato congiunto delle due società. 

“Il Real Guglionesi ed il Campobasso 1919 denunciano che oggi al 41 esimo minuto del secondo tempo, della partita tra le due compagini, al momento della sostituzione del giocatore Axel Traorè, dalla tribuna si sono levate chiare grida razziste nei confronti del giocatore. Le stesse urla sono state registrate nitidamente dalla TV che si occupava di trasmettere le partite in diretta. I due club e le loro tifoserie, da sempre impegnate nella lotta contro ogni forma di discriminazione, stigmatizzano quanto accaduto e prendono fermamente posizione contro il razzismo in ogni sua forma e su ogni campo. Esprimono solidarietà al giocatore Axel Traorè. Ribadiscono con forza il NO al razzismo”.

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