"Basta, ora parlo io": l'ex Ds Santonastaso replica al presidente del Termoli calcio

NON CI STA mar 29 novembre 2022
Calcio di Michele Trombetta
3min
"Basta, ora parlo io": l'ex Ds Santonastaso replica al presidente del Termoli calcio ©TermoliOnLine
"Basta, ora parlo io": l'ex Ds Santonastaso replica al presidente del Termoli calcio ©TermoliOnLine

TERMOLI. Dopo l'ennesimo pareggio, le acque in casa giallorossa sono agitate. I tifosi, domenica, per la prima volta hanno contestato squadra e società. 

Il presidente Montaquila in un confronto con gli Ultras ha ribadito ancora una volta, dopo averlo fatto sui social con un video, che al Termoli, in sede di campagna acquisti in estate, sono stati commessi degli errori. 

Non è mai stato nominato ma il destinatario del messaggio è chiaro che fosse l’ex direttore Clemente Santonastaso. 

Santonastaso che poi è stato avvicendato ad inizio stagione, anche da noi interpellato all’epoca, non ha voluto mai dire nulla sul perché dell’accaduto. Questa volta, però, essendosi sentito coinvolto di nuovo in prima persona, ci ha contattato ed ha voluto dire a Termolionline anche la sua verità ecco cosa ci ha detto.

«Fino ad ora, non sono mai intervenuto sulle questioni del Termoli Calcio ma sento adesso di doverlo fare in quanto sono stato e tuttora vengo chiamato in causa dal signor Montaquila.

Come voi ben sapete la mia esperienza al Termoli, quale direttore generale e sportivo, ha avuto inizio con la stagione sportiva 2021/2022, in cui ho dedicato tante energie alla società e con i miei collaboratori sono riuscito a creare un ambiente sano ed equilibrato ma soprattutto ambizioso. 

Grazie ad un gruppo coeso e talentuoso di giovani giocatori siamo riusciti a raggiungere un traguardo inizialmente insperato e auspicato da tutti i tifosi da ben otto anni, la serie D. Io ho svolto il mio lavoro con costante impegno ma soprattutto con umiltà e professionalità assumendomi le responsabilità collegate alle mie scelte e al mio lavoro.

All’inizio di questa stagione calcistica 2022/2023 l’obiettivo societario è stato quello di mantenere la categoria con un attento occhio al bilancio.

Dopo sole tre giornate di campionato, a causa di un diverbio telefonico, circa la possibilità di acquisire un giocatore fortemente voluto dal presidente (poi mai acquistato) sono stato sollevato dall’incarico e da quel momento sono diventato il capro espiatorio di tutte le mancate vittorie del Termoli. 

Ricordo bene però che subito dopo la partita con il Porto D’Ascoli il signor Montaquila affermò che grazie ai nuovi acquisti della società la squadra era diventata molto più competitiva ed avrebbe iniziato un nuovo percorso sotto la sua guida tecnica e gestionale. Siccome i risultati non sono arrivati, come da lui auspicato, a seguito delle successive partite gli è convenuto nuovamente scaricare sulle mie scelte i motivi del suo fallimento (anche dopo 15 partite!). Non nego che dopo le prime giornate si è reso necessario rimodulare alcune strategie e mi sono subito attivato in tal senso (acquistando nuovi giocatori) proprio perché ritengo che nei momenti di crisi bisogna adoperarsi per trovare soluzioni e non colpevoli.

L’equilibrio dentro e fuori il campo è un fattore fondamentale se si vogliono ottenere risultati positivi e penso che un tale equilibrio sia difficile da raggiungere se un presidente non rispetta i ruoli del suo staff e continua a denigrare i suoi giocatori quasi ad ogni intervista. Si è finanche sostituito all’allenatore (dichiarando di aver lui stesso cambiato modulo di gioco) definendosi manager ed esperto della categoria (ricordo che lo scorso anno, con l’altra sua squadra, ha battuto il record di punti in negativo di tutta la storia della serie D) ma all’occorrenza, in caso di sconfitta, è sempre pronto a definirsi un semplice imprenditore succube delle scelte altrui. 

La figura del presidente deve essere invece la figura cardine di una squadra, suggerire un senso di appartenenza al gruppo e alla squadra che i suoi giocatori rappresentano. Ed è proprio questo che manca al Termoli, una società giovane e piena di aspettative che ho visto rinascere e rifiorire nel tempo. 

Dunque auspico maggiore coerenza da parte del Presidente e del suo staff di cui, ad oggi, non ne conosciamo i componenti in quanto mai presentati al pubblico; lo deve soprattutto alla città e alla tifoseria che da sempre hanno sostenuto la loro squadra nel bene e nel male.

Per quanto riguarda me, tengo a comunicare che ho da poco iniziato il lavoro come direttore sportivo in una nuova società, seria e stabile, con la quale spero di poter raggiungere nuove soddisfazioni sia lavorative che personali».

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