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Brodetto alla vastese
Come vuole la tradizione, i pesci per il brodetto sono di almeno sette tipologie diverse – in genere testone, lucerna, tracina, pescatrice, merluzzo, sogliola e triglia, insieme a molluschi e crostacei come calamaro, scampo, pannocchia, cozze e vongole. Il pescato è locale, a ridosso della costa, e di taglia molto piccola.Nel coccio di terracotta si crea la base con olio evo, aglio, prezzemolo, peperone dolce verde e sale. In questa base si portano a bollore i pomodori (la varietà prediletta sono i mezzotempo abruzzesi) ai quali aggiungere man mano i pesci, dapprima quelli a carne più dura per poi passare agli altri con carne più morbida. A metà cottura si uniscono i crostacei e per ultime cozze e vongole, coprendo il coccio per facilitarne l'apertura.Tutta la cottura richiede al massimo 45 minuti per non rovinare le fattezze del pesce; il tutto va servito con bruschette di pane casereccio raffermo; se il cliente gradisce, dopo aver consumato il pesce è d’uso cuocere nel sugo rimanente uno spaghettino o linguina. 

Castello Aragona

Vasto

Negli anni '80, Marino Artese e la sua famiglia decidono di intraprendere un'avventura unica, trasformando una suggestiva villa dei primi del '900 in un ristorante di prestigio. Con la loro esperienza nel settore alberghiero, si dedicano alla ristrutturazione dell'edificio, mantenendone l'essenza storica ma adeguandolo alle esigenze della modernità. “Non è una struttura statica, ma in continua evoluzione”, racconta Marino stesso per rappresentare come sia sempre necessario intervenire su un edificio così importante e impegnativo.

L'obiettivo – centrato in pochi anni – è chiaro: diventare un punto di riferimento per la gastronomia costiera, privilegiando un’altissima qualità nella scelta dei prodotti e mirando a una clientela medio-alta. A sostenere Marino in questo percorso c'è il suo braccio destro, lo chef Franco Menna. Fin da bambino, Franco si diverte a sperimentare ai fornelli e sa di volersi formare all'istituto alberghiero; la sua prima passione però è viaggiare in giro per il mondo, cosa che gli permette anche di scoprire culture culinarie diverse e contribuisce a plasmare la propria cucina.

Il Castello Aragona, nel corso di trentatré lunghi anni, è riuscito a mantenere sempre uno standard elevato affrontando le sfide del settore. Alla competizione i gestori prediligono la collaborazione come elemento chiave, sia con le altre realtà ricettive o commerciali del territorio, sia soprattutto con le scuole alberghiere. Marino e Franco credono fermamente nell'importanza di dare agli studenti l'opportunità di mettere in pratica le loro conoscenze, offrendo loro l’opportunità di fare più pratica possibile e di capire come funzionano davvero il mondo e la vita nella ristorazione.

A colpire subito gli avventori del Castello, inevitabilmente, è la sua terrazza panoramica che abbraccia tutto il golfo di Vasto. Franco e Marino riconoscono l'importanza di un ambiente suggestivo, ma ci tengono a ribadire che la prima protagonista è la buona cucina. La ciclicità e le tendenze culinarie qui sono seguite con attenzione, e l'innovazione nei piatti è una costante. Il menu del Castello Aragona segue sempre la stagionalità e il pescato del giorno, con un occhio attento alle intolleranze.

La collaborazione con le scuole è solo uno degli aspetti della dedizione al territorio: durante le loro chiacchierate con i clienti, Marino e Franco si impegnano a illustrare non solo i piatti, ma anche le attrazioni locali, fungendo quasi da guida per i turisti, che si mostrano davvero grati di quest’accoglienza. Ogni cliente qui può trovare un ambiente piacevole, sano, proprio per le grandi doti relazionali e giocose dei due.

La filosofia del Castello Aragona è riflessa nelle parole di Marino: “L'importante è lasciare fuori i pensieri quando si entra qui”. Questa frase, diventata il motto dell’attività, accoglie gli avventori su una targa posta sul terrazzo panoramico. Il ristorante infatti non è solo un luogo dove si gusta cibo di alta qualità, ma anche uno spazio di relax e piacere.

L'importante è lasciare fuori i pensieri quando si entra qui

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