mercoledì 5 Febbraio 2025
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EDILIZIA. Il presidente Iorio raccoglie il suo grido d’allarme. Delusione per l’assenza di Greco

TERMOLI. Costruttori edili, maestranze, tecnici e politici, rappresentanti sindacali, esponenti della cosiddetta società civile, e delle istituzioni. Questo il parterre a cui si è rivolta ieri sera, in sala Colitto, l’Associazione che rappresenta e tutela diritti e interessi del comparto urbanistico-immobiliare. 

Un confronto annunciato da tempo, frutto dell’intensa opera di pungolo e di sollecitazione promossa sin dall’ aprile dello scorso anno, tappa iniziale del percorso che ha condotto alla costituzione dell’Acemap quasi un anno fa. L’evento, denominato “Urbanistica e governo del territorio – le regole del gioco” ha voluto far calare nell’ arena  le problematiche e le istanze che promanano da chi, mattone dopo mattone ha contribuito negli ultimi trent’anni alla crescita economica ed allo sviluppo anche sociale del territorio. Filo conduttore del dibattito l’estrinsecazione di quei punti oscuri legati alla esigenze di pianificazione, strumenti programmatori per eccellenza (vedi il piano regolatore) protesi nel guado tra le due sponde amministrative di Comune e Regione.

Promotori dell’iniziativa il presidente e il vice, Maria Grazia D’Adante e Mimmo D’Arienzo, a cui sono state affidate le relazioni d’acchito della manifestazione, che avrebbe voluto essere imperniata sul botta e risposta tra il sindaco Vincenzo Greco e il governatore Michele Iorio.
Purtroppo, questo canovaccio è venuto meno per l’assenza del primo cittadino, che ha delegato il capo ufficio stampa Gianmarco Guazzo a chiarire le motivazioni della mancata partecipazione e a portare il saluto di rito dell’amministrazione.
Una esternazione che poco ha convinto chi il convegno l’ha organizzato, tanto da innescare un piccolo faccia a faccia sulla consegna o meno dell’invito formale, giustificazione addotta al pari della con testualità del consiglio comunale.
A dire il vero, quest’ultimo appiglio è venuto meno nel giro di nemmeno un’ora, con i consiglieri che in modo bipartisan hanno fatto aggiornare i lavori dell’assise civica per assistere all’importante avvenimento. 

Chiuse le relazioni dei vertici dell’Acemap, uno sfogo drammatico sulle condizioni del comparto la prima e l’analisi documentale delle regole che governano l’urbanistica dall’altra, cinque o sei interventi dall’uditorio, con il funzionario Renato Suriano, Elio Scutti, Francesco Roberti, Luigino Vitulli e Fernando Biondi a trainare le conclusioni del governatore Michele Iorio, attento osservatore dell’evoluzione dinamica dell’iniziativa plasmata sulla sua presenza. 

Sei famiglie su dieci nei lustri hanno vissuto di cemento e mattone, fasce sociali oggi costrette a ritirare i figli dalle Università, compresi i titolari d’azienda. Dura anche la presa d’atto del segretario della città dei cittadini, che ha ammesso le traversie del cammino compiuto dal progetto dell’Urban center, a ormai 18 mesi dalla presentazione.
E proprio Iorio, con un intervento accorato, ha deciso di uscire fuori dal suo alveo e farsi carico di un ulteriore pressing sul sindaco e assessore all’Urbanistica Greco, accogliendo – parole sue – la pressante richieste venuta dal cuore delle professionalità presenti alla tavola rotonda.

Le imprese termolesi vogliono tornare a lavorare, facendo elevare sullo sky line quelle gru che, ad esempio, come riportato ieri, nella vicina Vasto ingombrano l’orizzonte.

emanuelebracone@termolionline.it