mercoledì 5 Febbraio 2025
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Poco vino fa crescere gli Omega 3. Scoperto nuovo meccanismo

CAMPOBASSO. Il vino fa buon sangue, si sa. I risultati di uno studio condotto dai Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, in collaborazione con i Centri europei partecipanti al progetto Immidiet, forniscono un originale sostegno scientifico a questo detto popolare.

Un consumo moderato di alcol aumenta infatti la quantità di Omega-3 nel sangue e nei globuli rossi. I risultati della ricerca saranno pubblicati sul numero di gennaio 2009 della rivista American Journal of Clinical Nutrition, organo ufficiale della Società Americana per la Nutrizione, ma sono già disponibili on line (www.ajcn.org).

Lo studio dimostra che il vino può fare meglio di altri tipi di bevande alcoliche. Questo sembra essere dovuto, oltre all’alcol, anche ad altri composti contenuti nel vino, e potrebbe rappresentare la chiave per capire il meccanismo alla base dei noti benefici effetti sul cuore della bevanda di Bacco.
Lo studio Immidiet ha esaminato 1,604 persone provenienti da tre diverse aree geografiche: sud-est di Londra in Gran Bretagna, Limburgo in Belgio, e Abruzzo in Italia. Grazie a una stretta collaborazione con i medici di medicina generale delle zone visitate, i partecipanti sono stati sottoposti a una visita medica generale e ad un prelievo di sangue.

Hanno inoltre risposto a un questionario dettagliato sui propri stili di vita incluse le abitudini alimentari e il consumo di bevande alcoliche.
“Gli acidi grassi omega-3, contenuti principalmente nel pesce, sono considerati protettivi per le malattie cardiache e la morte improvvisa – dice Romina Di Giuseppe dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso e autore principale dello studio –.  Nonostante i meccanismi siano ancora poco chiari, c’è qualche evidenza che il consumo moderato di alcol possa influenzare il metabolismo degli acidi grassi polinsaturi, come gli Omega-3 appunto.

E’ esattamente quello che emerge dalla nostra ricerca. Le persone che bevono quantità moderate di alcol, un bicchiere di vino al giorno per le donne e due per gli uomini, hanno una maggiore concentrazione di Omega-3 nel plasma e nei globuli rossi, indipendentemente dalla quantità di pesce consumato”.

Per quanto questi risultati siano già positivi, ulteriori analisi hanno portato alla luce un aspetto ancora più interessante ed assolutamente originale. I ricercatori della Cattolica di Campobasso e dell’Università di Grenoble, in Francia, hanno infatti focalizzato l’attenzione sulle diverse bevande alcoliche per vedere se gli alti livelli di Omega-3 riscontrati potessero essere imputabili all’alcol oppure ad altre sostanze. Ed il vino ne è uscito vincitore.
“Da nostri studi precedenti sapevamo che c’è una associazione significativa tra consumo di alcol e aumento delle concentrazioni di Omega-3 – spiega Michel de Lorgeril, cardiologo dell’Università di Grenoble, co-autore dello studio e partner del progetto Immidiet – Tuttavia, finora non era stato”

(fonte: Univarsità Cattolica Campobasso)

V/red