PORTOCANNONE. L’associazione Soa condivide pienamente la posizione della FLMUniti sul decreto dignità.
«Non basta un decreto chiamato dignità per eliminare il conflitto capitale/lavoro. Il cosiddetto Decreto Dignità non modifica l’impianto del Jobs Act, allarga semplicemente le maglie, non ristabilisce la possibilità di reintegro in caso di licenziamento illegittimo. Alza l’indennità massima da 24 a 36 mensilità e la minima da 4 a 6 mensilità.
Per tutelare i diritti dei lavoratori e colpire la precarietà bisogna cancellare integralmente la legge Fornero, ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ed estenderlo a tutti i lavoratori. Il decreto del governo non interviene strutturalmente sul lavoro precario ma ne limita la durata e di ciò la classe padronale saprà farne buon uso cambiando più frequentemente la forza lavoro.
Gli incentivi dovrebbero essere dati solo a chi assume con contratto a tempo indeterminato. Con questi decreti il potere politico del “cambiamento” dimostra che gli interessi del padronato sono prioritari rispetto agli interessi dei lavoratori. La vera dignità si potrà avere solo con la “piena occupazione”, con un salario dignitoso, con un sindacato forte e di classe dove i lavoratori sono protagonisti del futuro delle proprie condizioni».