mercoledì 5 Febbraio 2025
Cerca

Sinarca, il nuovo depuratore mostra limiti e criticità

TERMOLI. Il nuovo depuratore al Sinarca non è ancora la soluzione per sgravare dai liquami quello del porto.

Dopo l’ispezione dell’Arpa Molise del 21 gennaio, con la Capitaneria di Porto, sono emerse due criticità: una formale, legata a documenti autorizzatori, l’altra sostanziale, sulle utenze collegate allo stesso impianto. Sopralluogo richiesto proprio dalla Guardia costiera. Il depuratore è sotto la gestione della società Florio Group, che dovrà prendere in carico anche l’intero servizio idrico integrato. L’ispezione ha evidenziato che dopo l’avvio avvenuto agli inizi di dicembre, allo stato attuale riceve soltanto i reflui provenienti dal lungomare nord del comune di Termoli e pertanto lo scarico dei reflui trattati è discontinuo. Quindi non sgraverebbe affatto quello del porto. Ma non è tutto. L’autorizzazione unica ambientale è stata rilasciata nel 2016 alla vecchia società, la Dondi, oltre che all’Egam. Ma la Dondi nemmeno ha completato la realizzazione del depuratore, è intervenuta una rescissione contrattuale che ha innescato un affidamento d’urgenza. Successivamente, la ditta Florio Group S.r.l. di Foggia ha comunicato di essere rimasta aggiudicataria dell’appalto di avviamento dell’impianto di depurazione, a seguito della risoluzione del contratto tra il Comune di Termoli e la ditta Costruzioni Dondi, procedura ritenuta non congrua dall’Arpa Molise, che ha irrogato una sanzione da 6 a 60mila euro. Le contro-deduzioni sono in via di definizione dal Comune di Termoli. Resta, infine, la problematica in relazione al pericolo di esondazione del torrente Sinarca e alle alluvioni causate dalla mancata regimentazione delle acque meteoriche, e si chiede di conoscere quali interventi si intendono all’uopo adottare.