mercoledì 5 Febbraio 2025
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“Seduta lampo”, l’ultimo Consiglio prima delle regionali

TERMOLI. Un Consiglio comunale mattutino, con seduta lampo, poco meno di 45 minuti, quello che è passato agli annali oggi. Riunito dal presidente Annibale Ciarniello, a cui hanno partecipato 22 consiglieri (sindaco compreso), tra presenze in sala consiliare e da remoto, com’è ormai possibile dopo la modifica del regolamento dell’assise civica. Assenti i consiglieri di minoranza Casolino, Scurti e Vigilante.

Un ordine del giorno prettamente “tecnico”, con delibere di carattere finanziario approvate dalla sola maggioranza, con l’opposizione che non ha partecipato al voto.

Variazioni del bilancio di previsione e del piano triennale delle opere pubbliche, su cui ha speso brevi interventi solo la capogruppo della Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune Marcella Stumpo, e ben sette riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, di cui sei per sentenze del Giudice di Pace e una del Giudice del Lavoro.

L’unica discussione, se così possiamo definirla, è stata quella che ha aperto i lavori, con l’intervento del consigliere Basso Antonio Di Brino, come presidente della Seconda commissione, che ha chiesto un ulteriore approfondimento relativo alla proposta avanzata con mozione dal collega Francesco Rinaldi (Molise in Azione), in materia di stralcio cartelle e decreto bollette, provvedimento approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 25 maggio, in sede di conversione del decreto legge del Governo.

Una mozione d’ordine accolta da tutti, compreso il proponente. Si è trattato dell’ultima seduta del Consiglio comunale precedente al voto del 25 e 26 giugno prossimo, col primo cittadino che da candidato presidente del centrodestra alla Regione Molise, a prescindere dall’esito della competizione, alla prossima assemblea sarà con ogni probabilità presente come consigliere regionale.