mercoledì 5 Febbraio 2025
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“Per vivere civilmente è indispensabile la democrazia”

TERMOLI. Si è concluso sabato sera il ciclo di conferenze promosso dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali dal titolo Abitare il nostro tempo, presso l’auditorium Sant’Antonio.

Il terzo e ultimo incontro ha avuto come tema la Democrazia. Come e dove costruirla e custodirla? 

Il relatore dell’ultimo incontro è stato il professor Flavio Felice, Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università del Molise, mentre il professor Fabrizio Occhionero del Centro pastorale per la Comunicazione della diocesi di Termoli-Larino è stato il moderatore. 

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di stimolare il dibattito su un tema di stretta attualità e chiedersi, come cittadini e credenti, come oggi viene considerata la democrazia nelle sue dimensioni ed espressioni e come le scelte di oggi possano influenzare il nostro presente e il nostro futuro dando spazio anche ai giovani.

«La democrazia è importante perché è l’habitat dove possiamo vivere civilmente- ha spiegato il professor Felice- poter curare le istituzioni che sono alla base della democrazia è il modo migliore per poter vivere anche da fratelli. Penso che sia molto importante che una realtà come quella diocesana si sia interessata a questo tema della democrazia, perché come persone possiamo vivere solo in un habitat che ci consente di vivere da fratelli, perché altrimenti l’alternativa è negativa e brutta e lo stiamo vedendo nei nostri giorni. Uno dei temi più importanti è far capire alle generazioni più giovani che la democrazia non è un processo irreversibile. Oggi abbiamo la democrazia perché i nostri nonni, i nostri padri l’hanno conquistata, non l’hanno ricevuta per gentile concessione di alcun principe. L’hanno conquistata e noi la dobbiamo riconquistare quotidianamente. Si pensa che la democrazia, una volta ottenuta, sia un diritto acquisito, ma non è così. La democrazia si conquista e dobbiamo meritarcela quotidianamente, con le azioni che facciamo. La democrazia non è un sistema che esprime i diritti acquisiti ma la democrazia esprime un sistema nel quale sia possibile discutere per giungere a una soluzione dei problemi comuni. Io uso una espressione di Karl Popper, “la democrazia è una discussione critica su questioni di interesse comune”. Ai giovani piace molto discutere e contestare, ed è bellissimo. La contestazione è parte della democrazia perché la democrazia si nutre anche del conflitto, ma conflitto all’interno della fraternità». 

L’esigenza di questo ciclo d’incontri nasce da “un suggerimento del vescovo” spiega Grazia Sorvillo. 

«Il vescovo ci ha chiesto, in questo particolare periodo storico, di approfondire temi che sono legati all’attualità e temi che interrogano come credenti e come cittadini. L’impegno è stato quello di approfondire e di trovare un modo per ragionarci sopra. L’incontro di questa sera è il cuore di tutti e tre gli incontri, una grande riflessione sulla democrazia. Cosa significa per noi costruirla e custodirla. Vogliamo provare a scommettere su tutto questo. Siamo abbastanza contenti del percorso fatto fin qui».