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lunedì 27 Ottobre 2025
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La Casa dei Diritti: un impegno costante contro la tossicodipendenza

TERMOLI. La tossicodipendenza rappresenta una delle sfide sociali più gravi e complesse dei nostri tempi. Non si tratta solo di un problema individuale, ma di un fenomeno che coinvolge l’intera comunità, con ripercussioni su famiglie, scuole, luoghi di lavoro e istituzioni. Ogni giorno, storie di giovani e meno giovani che lottano contro la dipendenza emergono dai contesti più diversi, spesso inaspettati.

Nei giorni scorsi, due episodi di cronaca hanno riportato drammaticamente in primo piano questa realtà. A Larino, i Carabinieri hanno arrestato un uomo trovato in possesso di 15 grammi di cocaina e 200 grammi di hashish, con dosi già pronte per lo spaccio, e materiale per il confezionamento sequestrato nella sua abitazione. A Vasto, un giovane pusher è stato fermato con 1,6 chili di hashish, ricevendo il divieto di dimora anche in Molise, a conferma della gravità e diffusione del fenomeno.

In questo contesto, l’Associazione La Casa dei Diritti si pone come punto di riferimento fondamentale per coloro che si trovano intrappolati nel vortice della tossicodipendenza. Attraverso il numero verde 800.661.501 e l’indirizzo email tiascolto@lacasadeidiritti.it, offre supporto e ascolto a chiunque ne abbia bisogno, senza giudizio, ma con la volontà di accompagnare verso un percorso di recupero e speranza.

«Oggi, 9 ottobre 2025, la Casa dei Diritti vuole affrontare un tema che ha un forte impatto sociale: la tossicodipendenza.

La Casa dei Diritti dà un forte sostegno a tutti coloro che sono invischiati nel vortice della dipendenza, offrendo supporto anche ai familiari della persona, i quali si trovano spesso in difficoltà nella gestione del problema. Sono molteplici le chiamate indirizzate al nostro numero verde (800.661.501), dove ogni giorno diamo voce a storie di ragazzi caduti in questo vortice, incapaci di uscirne. Si tratta spesso di giovani che sono entrati in contatto con le sostanze stupefacenti inizialmente per gioco o per “moda” e che successivamente ne sono diventati dipendenti.

La tossicodipendenza è definita dal DSM-5, una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a disagio o compromissione clinicamente significativa, come manifestato da almeno due delle condizioni seguenti, che si verificano entro un periodo di 12 mesi, ed è categorizzata come “disturbo da dipendenza correlati all’uso di sostanze”. Si tratta di disturbi che vengono misurati su una scala di criteri da lieve a grave e per effettuare la diagnosi è necessario che siano presenti almeno due degli undici criteri sottoelencati:

  1. Tolleranza: il soggetto tenderà ad aumentare le dosi della sostanza e la sua frequenza al fine di ricercare gli stessi effetti ottenuti inizialmente da una quantità inferiore.
  2. Astinenza
  3. Interruzione o riduzione delle attività sociali, lavorative o ricreative
  4. Tentativi fallimentari di ridurre e controllare l’uso
  5. Dispendio di tempo: il soggetto impiegherà gran parte della sua giornata alla ricerca della sostanza e alla sua assunzione. In casi gravi entrerà in un loop in cui occuperà totalmente la sua giornata alla ricerca e assunzione della dose di stupefacente, in quanto l’organismo ne avrà bisogno a livello fisiologico.
  6. Perdita di controllo sull’uso
  7. Uso continuativo
  8. Uso ricorrente con incapacità a adempiere ai propri compiti
  9. Uso in situazioni a rischio: il soggetto, pur di assicurarsi la dose di stupefacente, perde totalmente la lucidità; non viene fatta eccezione nemmeno per le situazioni a rischio.
  10. Uso ricorrente nonostante ciò determini problemi sociali o interpersonali
  11. Craving: la persona ha un desiderio forte e impellente della sostanza.

In questo articolo vogliamo focalizzare l’attenzione soprattutto sull’adolescenza, in quanto è un periodo di forti cambiamenti fisici ed emotivi del soggetto, che tenderà ad esplorare situazioni nuove, avere momenti di ribellione e ad avere la tendenza a far parte di un gruppo ed essere accettato da questo. Negli ultimi anni lo scenario che viene proposto è sempre lo stesso: questi fattori portano il soggetto ad avvicinarsi e a iniziare a fare uso di sostanze. I fattori di rischio possono essere individuali — ovvero la personalità e le caratteristiche del soggetto, familiari — genitori o parenti che fanno uso di sostanze, e socio-ambientali — gruppi di amici che ne fanno uso.

Il ruolo della famiglia in questi casi è fondamentale: è necessario che il soggetto si senta supportato e non giudicato al fine di intraprendere un percorso terapeutico sereno ed efficace.

La Casa dei Diritti consiglia fortemente sia al soggetto che ai familiari di chiedere un aiuto immediato qualora dovessero presentarsi dei campanelli d’allarme, al fine di prendere in mano la situazione con le giuste tempistiche e affidandosi a professionisti.

Noi ci siamo concretamente, per aiutarti ad intraprendere un percorso o anche solo per un ascolto. Non sei solo».

Contatti Casa dei Diritti: