Alla radice del rapporto genitori-figli

Trasformazioni sociali mar 28 novembre 2023
Attualità di Emanuele Bracone
3min
La genitorialità e le trasformazioni sociali ©termolionline.it
La genitorialità e le trasformazioni sociali ©termolionline.it
La genitorialità e le trasformazioni sociali: intervista ad Antonio Russo

TERMOLI. Riflettori accesi sul rapporto genitori-figli nell’Ambito sociale territoriale di zona, che fa capo a 19 comuni: (Termoli, ente capofila), Acquaviva Collecroce, Campomarino, Castelmauro, Civitacampomarano, Guardialfiera, Guglionesi, Lupara, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Palata, Petacciato, Portocannone, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, Tavenna).

Una nuova emergenza educativa impone modelli trasversali che colleghino maggiormente il mondo scolastico alle realtà familiari, per cercare di comprendere e alleviare i disagi di bambini, ragazzi e adolescenti.

Di questo si è parlato nella tavola rotonda “La genitorialità nelle trasformazioni sociali”, che l’Ats di Termoli ha organizzato per discutere con famiglie e stakeholder sociali. 

L’Ambito Territoriale Sociale di Termoli all’interno degli obiettivi programmatori volti a generare valore pubblico sul proprio territorio di riferimento (L. n. 113/2021), di intesa con la realtà affidataria dei servizi educativi scolastici “Solidalia” ha voluto questo momento di confronto presso l’Istituto Comprensivo Achille Pace. Il tema scelto è di particolare interesse alla luce delle significative trasformazioni socio-economico e culturali che stanno attraversando le famiglie italiane, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. L’Ats di Termoli attraverso questo incontro vuole costruire valore pubblico attraverso momenti di confronto su tematiche ad alta valenza sociale. Allo stesso tempo attraverso il dibattito con famiglie e portatori di interesse sociale, sostiene il Coordinatore Antonio Russo, l’Ats vuole gettare le basi per le nuove politiche sociali dedicate alla famiglia. Protagonisti tutti coloro e sono stati tanti a essere intervenuti, con la moderazione dalla psicologa analista Adriana Viotti, intervenuta dopo i saluti introduttivi di Antonio Russo, della dirigente scolastica Luana Occhionero e dell’assessore Silvana Ciciola.


Presenti genitori, educatori, psicologi, assieme ai rappresentanti dell'ambito sociale territoriale di zona, coordinato da Antonio Russo. «Siamo con mondo della scuola, responsabili dell'inclusione, tutti i portatori d'interesse sociali. Vogliamo verificare e monitorare l'andamento delle prestazioni nel sostegno socio-educativo scolastico, ma soprattutto verificare il buon andamento dell'interazione-integrazione socio-scolastica, in un momento di grande difficoltà vissuto dalle famiglie, dove le vulnerabilità sono aumentate e dove i nuclei familiari fragili e vulnerabili devono essere aiutati, attenzionati, attraverso un'attenta lettura multi-disciplinare. Non soltanto i servizi sociali territoriali dei 19 comuni che compongono l'ambito di zona del basso Molise (esclusa l'area frentana), ma anche coinvolgendo professionisti, educatori, psicologi e assistenti sociali. Vogliamo una maggiore attenzione all'osservazione dei genitori, nel rapporto coi propri figli, anche alla luce degli ultimi accadimenti. Spesso e volentieri si affida l'intero compito formativo ed educativo alla scuola, ma la formazione sociale per eccellenza deve avvenire all'interno del nucleo familiare. Occorre tornare lì e cercare di capire il rapporto tra genitori e figli, ciascuno sa cosa fa l'altro, occorre conoscere il senso dei limiti e imparare ad accettare i fallimenti. La pandemia ha accentuato una problematica già presente, che ha visto un aumento delle richieste d'intervento per i disagi socio-educativi ai comuni e agli assessorati alle Politiche sociali, ma la solitudine che è stata la regina del Covid ha reso più profonde le problematiche legate al disagio esistenziale».

La dirigente Luana Occhionero ha evidenziato come sia indissolubile il legame tra scuola e famiglia. «Il Ministero ci richiama all'attenzione sulle dinamiche familiare, che rientrano nella sfera dell'affettività. Noi non andiamo da nessuna parte da soli, ma questa presenza ci fa ben sperare». L’assessore alle Politiche sociali Ciciola ha evidenziato che «La famiglia negli ultimi 10 anni ha subito molti cambiamenti e viene necessario ripensare al concetto di famiglia alla luce di tutte le trasformazioni sociali. È corretto parlare di “famiglie "non “famiglia”. La famiglia è mutata, sono cambiati i ruoli donna e dell’uomo nella società ambedue lavorano, la donna ha acquisito stabilità e sicurezza individuale, tutto ciò ha determinato insicurezza nella famiglia. Oggi abbiamo modelli diversi di famiglia, monoparentali, allargate, ricomposte, affidatarie e per questo la genitorialità è senza dubbio diversa ed ha bisogno di maggior supporto istituzionale e scolastico con figure preposte e preparate».

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